Tutti i «guai» del Brennero di Giuliano Marchesini

Tutti i «guai» del Brennero Perché il valico autostradale diventa un colossale ingorgo Tutti i «guai» del Brennero Oltre alle auto, sfilano 3500 automezzi pesanti al giorno - La dogana austriaca «stacca» al sabato pomeriggio e gli autotreni restano in sosta fino a domenica sera - Se un autista tenta il sorpasso è il caos - Tempi lunghi per traforo ferroviario e treni navetta DAL NOSTRO INVIATO BRENNERO — Uno degli addetti al controllo tira un sospiro di sollievo, di fronte alla fila di auto e di camion tutto sommato modesta. •Adesso è cosi, ma poi chissà.. In certi momenti, il valico autostradale del Brennero è uno spettacolo impressionante: 15, 20 chilometri di coda, barriere di macchine e autotreni. Una lunga avventura nel gigantesco imbuto. Per la pazienza di migliala di viaggiatori, questa è una «zona a rischio». E quando le surriscaldate colonne sono in marcia, nell'una e nell'altra direzione, la protesta si leva, in territorio austriaco, dal paesi della Valle deU'Inn, 1 cui abitanti sono Impegnati in una autentica battaglia ecologica: quel fumi e quel rombo delle vetture e del Tir, inquinamento e un frastuono che nemmeno le barriere antisuono in cemento e in metallo riescono decentemente a mitigare. La gente delle località a ridosso dell'infernale nastro d'asfalto ricorre talvolta a clamorose manifestazioni. E invoca la realizzazione del traforo ferroviario del Brennero, aspetta che si istituiscano treni-navetta che trasferiscano automezzi ben al di là della fascia di confine. Ma forse, per far questo, 1 tempi saranno lunghi Intanto, il valico del Brennero soffre di crisi ricorrenti, quelle del .grande ingorgo». Daniele Mosconi, vicecommissario di polizia, responsabile del settore di frontiera, dice: .Non c'è dubbio che le arterie, comprendendo la strada statale, siano insufficienti. In certe occasioni, qui arriva d'improvviso un traffico enorme, in particolare quando si riversa il turismo tedesco. Si immagini cosa succede nel periodo di vacanza in Bassa Sassonia e in Baviera.. Vln quéste circostanze, ci si |/n qiiés chiede da parte del ministero di intensificare i controlli: ovviamente, accertamenti delle identità. E poi verifiche diverse: quelli dei Paesi della Comunità europea possono entrare semplicemente con la carta d'identità, per gli altri occorre l'esibizione del passaporto con il visto. Ancora, la sorveglianza per impedire l'introduzione di sostanze stupefacenti o di armi. Mica cose da poco, no?: In sostanza, da un lato c'è la necessita di verifiche scrupolose, dall'altro si raccomanda di evitare il più possibile gli intasamenti. •Interessi contrapposti; osserva Daniele Mosconi. -Na¬ turalmente, più si lascia andare e meno controlli si fanno, più si controlla e meno scorre il traffico. E questo vale per noi come per gli austriaci: Ma il nodo principale, al Brennero, è formato dai camion. .Sull'autostrada il traffico commerciale diventa ogni giorno più massiccio: Va tenuto presente che il sabato la dogana austriaca smette di lavorare alle 3 del pomeriggio, e che gli autotreni restano qui in sosta fino alla domenica sera. I camionisti si rassegnano e parcheggiano i mezzi lungo l'autostrada, sulla corsia di emergenza. «Ed ecco i chilometri di coda, in attesa del via. E' sufficiente che un camion vuoto, che non deve passare alla dogana, tenti il sorpasso della fila e che altri lo blocchino mettendosi di traverso ed è il caos, con il coinvolgimento di centinaia di vetture di turisti». Come se non bastasse, in questo momento la galleria in entrata dall'Austria funziona a doppio senso di marcia per lavori in corso: nel tunnel, in una quantità Inquietante di filmi, colonne Incessanti e qualche tamponamento a formare grovigli. E dall'altra parte, nel piazzale adibito a parcheggio per 1 Tir che vanno In Austria, si è Intenti a una «ristruttura- zlone», per cui la capacità ricettiva è ridotta a meno di un terzo. Josef Ostreln, direttore della dogana austriaca, dice che non si poteva proprio fare diversamente. -Guardando le statistiche, si constata che il traffico del camion diminuisce notevolmente in agosto. Quindi, non c'è periodo migliore per far eseguire quei lavori. Purtroppo, devo dire che il compimento dell'opera non significherà che qui da noi non ci saranno più code. Badate che passano circa 3500 automezzi pesanti al giorno, con tutto il resto di movimento turistico. Comunque, la situazione dovrebbe migliorare ». Josef Ostreln ripete che al Brennero il traffico è come un'onda: «La domenica niente camion, quando si riapre è la baraonda. Nel giorni successivi c'è un miglioramento, ma poi un aumento dà fare spavento. E non è che ci lamentiamo di come vanno le operazioni di frontiera nella parte italiana. Io sono soddisfatto della vostra dogana. Tutte quelle colonne, in particolare il sabato, non le crea tanto la burocrazia. Piuttosto, bisognerebbe dire ai viaggiatori: non ammassatevi, per favore. E' come se centinaia di persone volessero entrare in un negozio. Da quest'altra parte Rubens Dell'Anna, direttore della dogana Italiana al Brennero, attribuisce la responsabilità dell'accentuarsi della crisi a quel lavori nel settore autostradale austriaco. «Per quanto ci riguarda, non dovrebbero esserci obiezioni. Pensi che noi, in 24 óre, siamo riusciti a fare circa 5000 transiti. In questo momento, i problemi ci sono invece per l'Austria. Loro accendono il segnale di stop e si formano le code. Noi lo stop non lo mettiamo mai'. Giuliano Marchesini

Persone citate: Daniele Mosconi, Josef Ostreln

Luoghi citati: Austria, Baviera