A Torino, cioè all'estero
A Torino, cioè all'estero FILM CON REGISTA DEL CAMERUN A Torino, cioè all'estero La vita di Andrea Kulta, uomo di colore, è tranquilla. Ha moglie e figli e un lavoro in un'officina meccanica. Forse troppo tranquilla, tanto che decide di partire per l'Europa, spinto dalla voglia di libertà e di conoscere Rita, amica epistolare. Una decisione che sconvolgerà la sua vita. Mille disavventure l'attendono: ridillo con Rita s'infrange al contatto con i problemi quotidiani. Per avere un lavoro deve avere la cittadinanza e per ottenerla sposa Rita e presta il servizio militare. La vicenda è la «base» del documentario a soggetto di 30 minuti prodotto dalla Rai di Torino, dal titolo -Un giorno all'estero: 11 primo ciak ieri mattina sulla Mole Antonelliana per le riprese in esterno dei primi fotogrammi. Dopo il Colle della Maddalena e il Valentino, oggi la troupe gira in piazza Statuto. Giovedì 17 settembre sarà ad Ivrea e il 19 si passa in sala montaggio. «La storia è un pretesto per parlare delle condizioni degli uomini di colore in una città europea, per esempio a Torino, e capire come vivono e quali sono i problemi che devono affrontare ogni giorno; attraverso le interviste si cercherà di portare alla luce una realtà per molti versi nascosta*, spiega il regista Nganyang Tchabong, 31 anni, nativo del Carnerun. Interpreta la parte del protagonista il camerunese Nsongan Zemon, 27 anni, artista del gruppo di teàtroe ballétto 'Les génies' nòfrs» del Camerun (si esibiranno alla discoteca «Studio 2 mercoledì 16 settembre). La parte di Rita con tutta probabilità sarà affidata a Eu genia Salsot, 23 anni, torinese, laureanda in giurisprudenza con esperienze di modella e di attrice. g. te
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