«Treni, serrata anti cobas» di Gian Carlo Fossi

«Treni, semta unti €obas «Treni, semta unti €obas Franco Bafììgi, consigliere pli dell'Ente Fs: il 16 scioperano i comitati dei macchinisti, meglio sospendere il servizio che fornirne uno incerto ROMA — Una singolare proposta, avanzata ufficialmente ieri da un consigliere di amministrazione delle Ferrovie dello Stato, Franco Baffigl, ha inserito nuovi motivi di tensione e polemica nel settore dei trasporti, mentre sta per partire un «autunno molto caldo» che coinvolgerà treni, aerei, navi e traghetti, servizi urbani. Di fronte alla difficoltà di evitare lo sciopero proclamato per il 16 settembre dai •cobas» del macchinisti e, probabilmente, anche quello già previsto per il 2 ottobre, Baffigi — 50 anni, liberale, cavaliere del lavoro, manager privato ed ex amministratore delegato della «Rivai ta Seri via» — ha invitato 11 ministro del Trasporti Marinino, 11 presidente e gli altri consiglieri dell'Ente a •dare una risposta coraggiosa». •n traffico ferroviario — osserva Baffigl — uscirà sconvolto dallo sciopero dei macchinisti. Le Ferrovie ne devono prendere atto e, per le stesse ventiquattro ore, sospendere ogni servizio, dandone tempestiva comunica' zione all'utenza con ogni mezzo possibile: radio, televisione, stampa». Ti consigliere si spinge anche più In là sostenendo che il nuovo contratto «va accantonato» se non è stato negoziato da «interlocutori rappresentativi» o si riconosce che non ha preso in considerazione le Istanze vere dei lavoratori. •E' una proposta sconsiderata», replica il segretario generale della Federazione trasporti Cgil (Flit), Luciano Mancini. »E' assurdo — aggiunge — suggerire di chiudere le Ferrovie per il 16 (in pratica, una "serrata"), invece di lavorare e operare perché i disagi verso gli utenti siano ridotti. Se, ogni volta che c'è uno sciopero, si dovesse chiudere l'intéro impianto, ho la sensazione che in Italia non si viaggerebbe più in treno». Per quanto riguarda, poi, 11 problema della rappresentatività 1 sindacati confederali non hanno alcun dubbio: anche per questo, hanno deciso nei giorni scorsi di promuovere un referendum fra tutti i lavoratori sull'accordo. Fallito il tentativo di arrivare ad un chiarimento con i cobas del macchinisti, CgllCisl-Uil sparano a zero. •Aver rifiutato — sottolinea Mancini — l'incontro con i sindacati confederali per definire richieste capaci di avviare a soluzione i problemi del disagio e della responsabilità dei macchinisti colloca questi lavoratori in una posizione di totale isolamento, rispetto all'intera categoria e al Paese. La politica del tanto peggio, confermata dall'ultima assemblea dei cobas, è destinata solo ad aumentare la rabbia del singolo, anche perché siamo al terzo sciopero e non ti i ancora precisato un minimo di piattaforma che consenta di valutare i costi». Il sindacalista critica duramente la richiesta di istituire una indennità di macchina pensionabile. «27 contratto a regime, cioè nell'ultimo anno di applicazione, dà ai macchinisti — insiste Mancini — un aumento mensile di 400.000 lire. Chiedere ora un'indennità di macchina di 620.000 lire, cifra non ancora smentita da nessuno, significa un incremento superiore al milione, che sottintende uno scambio tra meno lavoro e più salario». A monte di tutto, però, nelle ferrovie come'negli altri settori del trasporto, va rapidamente affrontato — conclude u sindacalista — 11 nodo degli investimenti e della spesa in generale, se si vogliono scongiurare •situazioni allarmanti -. Intanto, oltre all'agitazione del macchinisti, sono programmate dal 21 al 26 settembre astensioni dei piloti civili per quattro ore al giorno e si temono dure reazioni a breve scadenza subito dopo l'apertura delle trattative per il rinnovo del contratto del personale di terra del trasporto aereo e l'Imminente avvio delle vertenze contrattuali del portuali, dei marittimi, del dipendenti del trasporto urbano ed extra urbano. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Baffigi, Franco Baffigl, Franco Bafììgi, Luciano Mancini, Mancini

Luoghi citati: Italia, Roma