Nel cuore del mondo moderno di Sergio Quinzio

Nel cuore del mondo moderno Nel cuore del mondo moderno Il ritorno del Papa negli Stati Uniti provoca un incontro-scontro fra mondi diversi, il Vecchio e il Nuovo, il passato e il presente. Che New York sia la più grande città ebraica del mondo è, per l'invincibile vitalità e l'istinto storico degli ebrei, un segno che li è ormai il centro del mondo. Negli Stati Uniti la Chiesa si confronta veramente con l'intera realtà contemporanea, perché li si vivono le estreme tensioni fra società laica e tradizione religiosa. Tra protestantesimo, cattolicesimo ed ebraismo, fra il Nord e il Sud del pianeta. Il cattolicesimo americano è molto cambiato negli ultimi decenni, passando, un po' come in Europa quello olandese, da un tradizionalismo chiuso e conservatore, fermamente occidentalista, a forme di apertura avanzate, o anche spregiudicate. Le donne premono con le loro rivendicazioni e chiedono il sacerdozio, i divorziati, gli omosessuali, i preti sposati non accettano più di essere esclusi dal sacro recinto. Lo spirito del dialogo avanza, e per molti risulta ormai inconcepibile, e^ assolutamente antievangelico, il rigido steccato che fino a ieri circoscriveva l'ambito della verità contro gli errori che stavano all'esterno. Non solo singoli vescovi, ma l'intero episcopato incalza il governo con prese di posizione contro le armi nucleari e contro l'etica del puro profitto. Nell'America Latina il ricco cattolicesimo statunitense non è più presente con iniziative filantropiche, che garantiscono in definitiva lo status quo, ma piuttosto impegnandosi con le Chiese locali nella lotta per la redenzione sociale delle classi più povere e umiliate. Il ruolo conservatore dei cattolici nordamericani di ieri è stato assunto adesso dalle sette fondamentaliste, che dagli episcopati dei Paesi latinoamericani sono spesso considerate, anzitutto per il loro ruolo politico e sociale, come una grande minaccia all'azione insieme evangelizzatrice e liberatrice della Chiesa. Più intensamente che altrove, questa ormai stabilizzata linea maggioritaria aperturista suscita negli Stati Uniti Sergio Quinzio (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

Luoghi citati: America Latina, Europa, New York, Stati Uniti