Il mediatore del traffico di armi collaborava con i servizi segreti di Cesare Martinetti

Il mediatore del traffico di armi collaborava con i servizi segreti A Massa svelati i primi misteri sul ruolo di Aldo Anghessa Il mediatore del traffico di armi collaborava con i servizi segreti I giudici: «Nelle 11 ore dì interrogatorio è emersa la presenza degli 007 nelle indagini» DAL NOSTRO INVIATO MASSA CARRARA — Aldo Anghessa è un uomo che collaborava con 1 servizi segreti nelle indagini sul traffico di armi. Servizi italiani e forse anche stranieri. E' per ora un semplice Imputato, ma non è detto che continui ad essere tale. In 11 ore di interrogatorio ha sgranato una lunga lista di « momenti, situazioni e persone'. Basta? Per il momento si. A 24 ore dalla strana costituzione ai carabinieri di La Spezia del principale imputato dell'Inchiesta sul traffico di armi non ci si poteva attendere di più. Tre magistrati, Augusto Lama di Massa, Carlo Maria Capristo e Vincenzo Bisceglle di Bari, alle 20 di ieri sera sono usciti sorridenti sotto il portico di cemento armato della nuovissima procura di Massa per raccontare 11 ore di stanchezza, di tensione e di sorprese. E' stato il loro primo confronto con il misterioso Anghessa, l'uomo della valigia abbandonata in una stanza d'albergo a Bari, l'uomo che è accusato di aver trattato con i terroristi palestinesi ed islamici l'importazione di bazooka in Europa, l'uomo che con documenti e conversazioni telefoniche intercettate ha mandato in carcere Giovanni e Ferdinando Borletti, illustri industriali lombardi soci con la Guardini (gruppo Fiat) nella fabbrica bresciana di mine Valsella. Un confronto difficile perché probabilmente gli stessi magistrati non erano esattamente al corrente dei rapporti di Anghessa con 1 servizi segreti italiani nel suoi frenetici andirivieni tra La Spezia, la Svizzera e la Puglia. Ha confessato 11 sostituto procuratore di Massa, Augusto Lama: 'Nell'interrogatorio è emersa anche una partecipazione alle indagini sul traffico di armi da parte dei servizi di sicurezza nazionali'. Ed ha poi aggiunto: -Su questo particolare compiremo un 'approfondita indagine'. Tradotto in termini un po' meno frenati dal vincolo del segreto istruttorio, ciò significa che i magistrati risalendo i fili intrecciati e clandestini del traffico di armi sono capitati sul personaggio Anghessa mentre egli collaborava — dall'interno del partito dei trafficanti — con i servizi di sicurezza. Ora tutto quanto si è ingarbugliato. Aldo Anghessa — i cui rapporti con 1 servizi non sono stati smentiti da alcuno — si trova ad essere il principale imputato dell'Inchiesta delle procure di Massa e di Bari; ma insieme, forse, lo 007 che informava i servizi sui carghi clandestini. E lo si è capito dall'Imbarazzo, con cui 1 magistrati ieri sera hanno risposto alle domande dei giornalisti. E' vero che Anghessa ha condotto i carabinieri di La Spezia a bordo della Boustany appena sequestrata nel porto di Bari alla scoperta delle armi e della droga nascoste? •No comment'. Come è avvenuto davvero lo strano smarrimento della valigetta nell'albergo di Bari con quel suo carico di documenti compromettenti? • Questo è coperto dal segreto istruttorio'. Aldo Anghessa e Gianfranco Torriani. cioè il nome a cui erano intestati i documenti lasciati in albergo, sono la stessa persona? •/! personaggio è unico-. Anghessa ha cosi cominciato quella che per ora si può ancora chiamare la sua lunga confessione (almeno fino a quando resterà imputato dell'Inchiesta) che il dottor Lama ha cosi sintetizzato: • E' stato un interrogatorio estremamente lungo, articolato e complesso', da cui è emerso un quadro altrettanto 'Complesso del traffico internazionale di armU pienamente confermato in quella che era stata l'ipotesi iniziale di accusa. E pure confermati sono stati i • legami di Anghessa con il terrorismo internazionale: Ma resta un imputato? •Per ora lo è a tutti gli effetti-. Domani non si sa. Cesare Martinetti