Una pista a Palermo

Una pista a Palermo Nuove connessioni fra mafia, droga e armi Una pista a Palermo L'arresto di un corriere collegato con una società coinvolta nel traffico - La «Eurogross» sorvegliata da tempo PALERMO — Potrebbe esserci anche un risvolto palermitano nell'Inchiesta sul trafficò d'armi connesso con il sequestro del «Boustany One». La squadra mobile ha preparato un rapporto per la Procura di Massa L'indagine degli investigatori palermitani cominciò sei mesi fa, dopo l'arresto a Milano di un parrucchiere, Giuseppe La Barbera, conosciuto nel capoluogo siciliano come «Joseph», titolare di un lussuoso esercizio nel centro di Palermo. La Barbera è accusato di essere un corriere. La cattura del parrucchiere consenti di individuare una organizzazione di palermitani con ramificazioni e coperture nel Trapanese, a Milano, in Emilia-Romagna e Toscana. Secondo la polizia sarebbe stato appurato che 11 gruppo di La Barbera avrebbe avuto contatti con la società di import ed export di Marina di Massa «Eurogross», utilizzata come copertura per 11 traffico di armi e stupefacenti proveniente, presumibilmente, dal Libano. Anche se a Palermo la mobile non conferma la notizia, tuttavia la «Eurogross» sarebbe stata già da tempo al centro delle indagini: qualche mese fa, proprio a Palermo, ad un posto di blocco, un pregiudicato palermitano sarebbe stato fermato alla guida di un furgoncino intestato appunto alla «Eurogross». (Ansa)

Persone citate: Giuseppe La Barbera, La Barbera