Anghessa guidò l'abbordaggio

Anghessq guidò l'abbordaggio Anghessq guidò l'abbordaggio DAL NOSTRO INVIATO BARI — Quasi tutto l'equipaggio della «Boustany One» era formato da terroristi mediorientali. E' un altro importante spezzone di'Verità che emerge in una giornata convulsa, che da nuovo Impulso alla complessa inchiesta sul traffico di armi e droga. Lo confermano 1 magistrati di Bari e Massa (Bisceglie, Capristo e Lama) che in un comunicato dichiarano di aver concordato un programma operativo e procedurale al fine di -meglio coordinare gli sforgi per una più efficace indagine nei confronti del gruppo terrorista internazionale smascherato: Superate le smagliature che si deducono da quel «meglio coordinare» e che innegabilmente si sono intrecciate nel blitz sulla «Boustany One», 1 magistrati puntano a risalire la corrente dei gruppi terroristici. Fino a ieri c'erano i dubbi che terrorista fosse solo 11 clandestino pakistano Rana Sikandar Kan, 29 anni, che fu trovato in mutande nello sgabuzzino in attesa del momento buono per gettarsi a mare. Ora è l'equipaggio che passa da una «figura penale» ad un'altra: ma perché da trafficanti di armi ora sono definiti terroristi? Il silenzio dei giudici è rotto soltanto da riferimenti obiettivi che escono dalla procura: -Nella stiva della "Boustany One" c'erano bazooka e razzi.. Ma nulla di più. Forse le prove che appesantisce™ la posizione dei diciassette membri dell'equipaggio — e tra questi il figlio sedicenne del comandante —, oltre al clandestino, stanno nei documenti in mano al procuratore di Massa. Anche se è ovvio pensare che 1 gruppi terroristici mediorientali organizzino in proprio la costituzione delle «santabarbare» per le loro basi in Europa. Dal canto suo il procuratore capo Domenico Zaccaria ha rotto il silenzio: «Vi posso solo dire che Aldo Anghessa si è costituito. Non chiedetemi dove, non lo so». A La Spezia, ieri mattina. Anghessa è l'uomo-chlave di tutta la vicenda «Boustany.,la nave libanese fermata la notte tra l'I e il 2 settembre davanti a Bari con armi e droga. Aggiunge il magistrato: -Quando arriverà qui da noi potremo interrogarlo e saperne di più*, e non dice altro. Il dott. Zaccaria indossa una giacca blu che non è della sua taglia. E' quella del dottor Vincenzo Lama, sostituto procuratore di Massa, ripartito frettolosamente ieri mattina da Bari dopo un colloquio con i colleghi, Vincenzo Maria Bi sceglia e Carlo Capristo. Si è Infilata la giacca del dott. Zaccaria, dello stesso colore, appesa allo stesso attaccapanni. Il dott. Lama non ha Incontrato 1 giornalisti. Ha firmato un foglio dove esprime le sue congratulazioni al carabinieri, alla Finanza, alla polizia per la brillante operazione che ha condotto al sequestro di stupefacenti e di armi sulla motonave «Boustany». Aggiunge nel comunicato che 'hanno dimostrato alta professionalità e competenza, nonché spirito di abnegazione.. Una calorosa stretta di mano fra le due procure, dunque. La vicenda della «Boustany» riserva comunque delle novità: contorte, inspiegabili, ma pur sempre curiose e interessanti. Si racconta che Aldo Anghessa era con i carabinieri il giorno 2. quando la nave fu rimorchiata in porto. E fu proprio lui che, salito a bordo, indicò ai militari il nascondiglio dei bazooka. Ecco che si spiega 11 perché l'altro Ieri hanno sequestrato le bobine della televisione locale •Telenorba»: gli operatori possono avere ripreso la scena e quindi Anghessa rischiava di perdere l'anonimato e quindi di mettere in pericolo la sua vita per aver tradito l'organizzazione, se mal ce ne fosse una. - Anghessa la sa lunga sul traffici di armi e sul movimento delle «navi emporio». E' «un uomo di mare» visti 1 suol precedenti. Ma non si riesce ancora a capire chi sia quel tal Gianfranco Torriani, che sempre 11 giorno due, quando la nave già era stata bloccata e trainata In porto, lasciò all'albergo «Majesty», sulla circonvallazione Sud, una «24 ore» con documenti sul traffico di armi che hanno fatto scattare 45 mandati di cattura. Borsa che fu poi ritirata cinque ore dopo dal carabinieri arrivati da La Spezia; quindi l'uomo misterioso non era pedinato da vi' cino, come si credeva In un primo tempo: cinque ore di ritardo per catturarlo sono troppe. Sempre negli ambienti della magistratura barese si è saputo che Anghessa era In contatto con gli investigatori di Massa per segnalare la presenza nel nostro mare di un eventuale cargo adibito al trasporto di armi. E segnalò, si dice, il «Boustany» che risaliva l'Adriatico o scendeva il Tirrena La nave fu poi fermata dalle motovedette baresi perché andava alla deriva ed era senza bandiera. L'aveva notata l'eli¬ cottero del carabinieri adibito al volo notturno: puntati 1 fari sul pennone, sventolava nulla. Ecco giustificato l'abbordaggio delle motovedette e 11 controllo a bordo. SI dice che il blocco della «Boustany» non fu deciso da Massa ma, come abbiamo detto, dai carabinieri e dalla Finanza di Bari visto che 11 cargo andava alla deriva ed aveva tutta l'aria di essere «corsaro». Bari non sapeva che il «Boustany» era tenuto sotto controllo dà Massa e Massa ignorava che quella fatale notte Bari lo stesse abbordando. Un «infortunio» che ha Innescato un groviglio inestricabile di situazioni. E in tutto questo pasticcio, la notizia che Aldo Anghessa, già in mano ai carabinieri, si è costituito. Il «Boustany», intanto, ieri è stato rimorchiato dalla banchina 12 alla banchina 18 e gli operai hanno iniziato a vuotarlo del carico. Sono andati avanti sino alle 17 e hanno chiesto che alle operazioni di scarico siano presenti anche gli artificieri. Agganciano con la gru rottami bellici e non è detto che In qualche nascondiglio segreto non ci siano anche bombe. Aldo Popaiz

Luoghi citati: Bari, Europa, La Spezia, Massa