Vescovi di tutto il mondo discutono dei laici

Vescovi di tutto il mondo discutono dei Imi ci Vescovi di tutto il mondo discutono dei Imi ci II sinodo a ottobre - Ammessi 60 laici, tra cui alcune suore, come osservatori - Fra gli italiani il presidente dell'Azione Cattolica, Cananzi, e il direttore dell'Osservatore Romano, Agnes CITTA' DEL VATICANO — Si apre a ottobre a Roma il Sinodo sui laici e vi partecipano 232 membri a pieno titolo, 219 vescovi e cardinali e 13 sacerdoti. I laici — sessanta, fra cui alcune suore — sono ammessi nel ruolo di «osservatori». Potranno contribuire al lavoro dei gruppi linguistici, ma non prenderanno la parola nelle assemblee plenarie, in cui invece i «chierici» potranno esporre le loro tesi fino a un massimo di otto minuti ciascuno. Fra gli osservatori, uomini e donne, ci sono le superiore generali di ordini religiosi, che coordinano l'attività di centinaia, se non di migliaia di consorelle In tutto il mondo, la Presidente e la Vice Presidente dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali. Ma il problema di accoglierle fra i membri effettivi dell'assemblea, secondo quanto ci ha risposto ieri Mons. Jan Schotte. Segretario generale del Sinodo. -non è stato neanche solle¬ vato., nel corso della preparazione. I protagonisti principali di questa assise di Chiesa dedicata a definire ruolo e compiti di chi non è stato «ordinato» saranno vescovi e sacerdoti. L'età media sarà di 60 anni, particolarmente nutrita la fascia dai 50 anni ai 70 (139 esponenti). Il più anziano sarà Julian Vaivods, amministratore apostolico di Riga, in Lettonia, 92 anni, cardinale da soli quattro. Il più giovane è mons. Franjo Komarica, ausiliare di Banja Luka, in Jugoslavia, quarantenne. Un gruppo a parte è quello degli «esperti», teologi e non, che dovranno coadiuvare la segreteria generale. Assenti i teologi considerati «progressisti», consistente la tendenza più conservatrice: la linea del Sinodo, che porterà avanti 1 suol lavori per tutto il mese di ottobre, almeno da questo punto di vista appare già determinata con una certa chiarezza. Forte fra gli osservatori la presenza degli esponenti dei movimenti ecclesiali. Due di loro, Jean Loup Dherse e Maria Da Graca Sales sono stati nominati segretari speciali aggiunti. Jean Loup Dherse, che vive a Londra, è il Presidente Esecuitvo di Eurotunnel, il progetto di galleria che dovrebbe unire sotto la Manica Francia e Inghilterra. Quattro Italiani fanno parte della lista degli osservatori. Sono il Presidente dell'Azione Cattolica, Raffaele Cananzi; Chiara Lubich, fondatrice del movimento del Focolari; Mario Agnes direttore dell'Osservatore Romano ed Emma Cavallaro, segretaria generale della Consulta nazionale del laici Fra gli esperti gli italiani sono Don Angelo Scola, professore all'Università Lateranense. e Mons. Luigi Tettamanzi, docente alla Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale. m. tos.

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Jugoslavia, Lettonia, Londra, Riga, Roma