Piquet ha un segreto: no alla scienza di Cristiano Chiavegato

Piqué! ha un segreto: no alla scienza Piqué! ha un segreto: no alla scienza «Ho detto basta a preparatori, massaggiatori, medici» - «Ora vado avanti a spaghetti» - «In mare vinco lo stress» Oggi o domani Nlgel Mansell scenderà in pista a Brands Hatch. Dovrà provare la Williams con le sospensioni, attive/ per allenarsi in vista del G.P. del Portogallo in programma il 20 settembre, cioè fra due domeniche. Nelson Plquet, invece, si concederà una settimana di riposo. Con tutta probabilità andrà in Turchia dove si sta preparando una barca sulla quale intende abitare in futuro, quando sarà pronta. Uno yacht lungo oltre 30 metri che in pratica sta assemblando lui stesso: ha fatto costruire lo scafo ad Instambul, è andato a prendere i motori in Germania, accessori ed arredamento sono italiani, preparati e realizzati da un amico a Viareggio. La situazione è profondamente diversa fra 1 due compagni di squadra, uno.vola verso 11 successo, dopo la vittoria nel Gran Premio d'Italia ha aumentato notevolmente le possibilità di conquistare il suo terzo titolo mondiale, l'altro è in crisi, con il morale a terra. L'inglese è convinto che l'Honda appoggi il rivale dotandolo di motori migliori ed ora si è anche reso conto che la scelta della vettura con le sospensioni attive, da lui sempre osteggiata è stata un'altra delle mosse vincenti del brasiliano. -Non è stato un regalo della fortuna — dice Piquet — anche se la sorte favorevole è necessaria per conquistare il mondiale. Ho effettuato 4500 chilometri di test prima di giungere alfa conclusione che le sospensioni erano pronte per l'uso. -Una fatica improba, un vero sacrificio: Nelson Plquet è un uomo a due facce, come abbiamo già avuto occasione di spiegare. In pista è concentrato, attento, pronto a sobbarcarsi rìschi e lavoro. Fuori, nella vita privata, invece, è capace di rilassarsi, di scaricare lo stress nel divertimento, negli hobby. •Sì, — afferma — ho capito che questa è la maniera migliore per ricaricare le pile. Sino a quelche tempo fa ricorrevo anche io ai prepa¬ ratori, ai dottori, alla scienza. Ginnastica, massaggi, vitamine, sali e così via. Ma mi sono accorto che tutto questo personalmente non mi serviva. Ero stanco, non riuscivo a recuperare. Per questo ho dato un colpo di timone. Nei tre giorni dei Grand Prix i miei colleghi prendono papette, si nutrono come canarini. Io invece ho un segreto: mangio spaghetti, tutti i giorni, pranzo e cena. Pomodoro, basilico e tanto parmigiano. Ogni tanto corro, ma pochino, senza strafare. E mi sento in piena forma». Un riferimento a Senna allo sbaglio di domenica? •Senna è ancora pericoloso, forse il più pericolso nella sfida per il titolo. Tuttavia mi sento abbastanza tranquillo. Ho fatto bene i miei conti: ci sono ancora cinque gare da disputare. Forse con una' vittoria-ancora posso mettere le mani'sul mondiale. Tutto dipende però anche dagli altri: se si divideranno i successi, saranno battuti. E c'è anche lincognita di queste famose sospensioni attive. Sono molto efficaci nelle curve medie e lente. Il sistema della Lotus è più sofisticato del nostro. Bisognerà vedere in piste, come la prossima dell'Estorti, se Senna avrà ancora il vantaggio di non dovere effettuare il pitstop per cambiare le gomme. Comunque mi sento abbastanza tranquillo'. Cristiano Chiavegato

Persone citate: Mansell, Nelson Plquet, Piquet, Pomodoro, Senna

Luoghi citati: Brands Hatch, Germania, Instambul, Italia, Portogallo, Turchia, Viareggio