Bocciati Thompson e Cram di Giorgio Viglino

Bocciati Thompson e Cram Bocciati Thompson e Cram ROMA — Voti nel bene e nel male, di stima o di critica, pagelle magari impietose ma serene e sincere, come quelle del calcio che da domenica torneranno ad essere oggetto d'attenzione soprattutto per 1 diretti interessati. L'atletica ha raggiunto e superato l'Interesse del calcio, ora si assoggetta alle medesime regole. 10 e lode a NEBIOLO, BARRA, CASCIOTTI, FRASCA e a tutto lo staff dirigenziale e organizzativo dei campionati del mondo. Li potevamo immaginare alla vigilia belli e affascinanti, a consuntivo lo sono stati tre volte tanto. Persino Carraro ha fatto i complimenti a Nebiolo e c'è da credere che non siano stati solo formali. 10 a «BEN BIG. JOHNSON che ha realizzato un'impresa unica e Irripetibile vincendo il titolo sul 100 ma soprattutto migliorando in proporzione mostruosa (10/100) il primato del mondo. Gli altri record che non sono caduti hanno dimostrato quanto fosse difficile ottenere un primato nelle condizioni ambientali. 10 anche al nostro indomabile FRANCESCO PANETTA. un «Panettun» calabrese di stanza a Milano capace di crescere a livello di protagonista assoluto. E' l'unico che abbia ottenuto due medaglie nelle prove di mezzofondo, keniani e africani più In generale, compresi. Più bravo di Cova, di Mei, lui umile gregario che ancora stenta a ritenersi campione. 9 a SILKE GLADISCH campionessa bianca In un'atletica femminile che si colora sempre più. Nascosta dalla bellezza e potenzialità di Helke Drechsel anche all'Interno di quella macchina da vittorie che è la Ddr, la Gladisch è stata capace di doppiare l'oro nelle prove veloci, come non accadeva da Monaco '72, con la Stecher. 8,5 a SAID AOUITA in attesa di portarlo più In alto se manterrà la promessa di andare in caccia dei primati di 800 e 10.000 che non gli appartengono, e dell'oro olimpico di 800 e 1500, per le sue caratteristiche più difficili. Non è stato irresistibile nei «suoi» 5000 ma sicuramente padrone della corsa e non è poco per un atleta fuori uso fino alla vigilia 8 a CARI LEWIS non più Imbattibile perché battuto, ma difficile comunque da superare, come ha dimostrato con la difesa strenua nel 100, la vittoria nel lungo, la clamorosa rimonta nella staffetta veloce. Dalla Mlzuno ha ricevuto per 1 soli campionati 600 mi', dollari; avesse centrato la biida con Johnson avrebbe aggiunto 500 nula dollari. 8 al corridori del KENYA nazione guida dell'Africa in. tera, capaci di aggiudicarsi 800 (Konchellah), 10.000 (Kipkoech) e maratona (Wakihuru) ed essere protagonisti in tutte le altre prove di corsa. Ora aspettiamo il passo successivo con l'applicazione anche nei salti e nel lanci. 8 a THOMAS SCHOENLEBE, unico bianco In lizza nella finale dei 400, vincitore a sorpresa sul grande scialacquatore Egbunike e sul superman alla kriptonite Reynolds. Sulla base del ranking mondiale per entrare in finale avrebbe dovuto migliorare il record europeo, e l'ha fatto alla viglila del Mondiali. Per vincere è sceso ancora verso i mitici 44". 4 a DALEY THOMPSON decathleta innarrlvablle battuto da se stesso, un po' per un infortunio subito due mesi addietro, molto per la presunzione d'essere bravo, bravissimo, anzi di più. Ha annunciato che tornerà a fare sfracelli, e rivelato che a Roma si stava malissimo. Fondati sospetti di lingua biforcuta in entrambi 1 casi. 0 a STEVE CRAM arrivato fino all'ultimo giorno del campionati snobbando avversari e compagni, sprizzando boria da ogni poro e dichiarazione, poi miseramente crollato in pista di fronte ad un bell'atleta come Bile, e a tanti modesti comprimari. Pensare ad un travaso di bile, con la b minuscola è fin troppo facile. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Africa, Ddr, Milano, Monaco, Roma