Quel rivoluzionario ha stoffa

Quel rivoluzionario ha stoffa MOSTRA NEL CHIOSTRO DELLO JUVARRA Quel rivoluzionario ha stoffa Con il patrocinio della Regione Piemonte — Assessorato alla Cultura, il Gruppo Gft presenterà a Torino, da domani al 4 ottobre, la mostra intitolata L'abito della Rivoluzione che nel Chiostro dello Juvarra (via Maria Vittoria 5) esporrà tessuta abiti e costumi nell'Unione Sovietica degli Anni 20. «L'abito di oggi è la tuta da lavoro», affermò nel '23 la costruttivista Varvara Stepanova intendendo riferisi all'abito come ad un'immagine emblematica d'una visione sociale del costume sovietico. In fondo la cultura dei Soviet liberava a suo modo la moda dagli orpelli cari alla borghesia non soltanto occidentale. I tessuti stessi cercavano nei loro disegni di ispirarsi al mondo industriale, riproducendo figure di ruote dentate e ingranaggi, pulegge e altlfornl (come avevano d'altra parte proposto Cubisti e Futuristi, Espressionisti e Suprematistl) trovando una stilizzazione grafica anche per 1 modernissimi trattori e aeroplani, gli apparati radio e, naturalmente, l'automobile. Negli abiti il taglio, che prediligeva forme squadrate, è un contributo all'Art czèco. _ ' Alla mostra s'accompagna un ampio catalogo Illustrato, a cura di Lidija Zaietova, Fabio Clofi degli Atti, Franco Panzóni, che costituisce un'esemplare documentazione sulle realizzazioni e 1 progetti sviluppati in questa prospettiva, dal Laboratorio di design di abbigliamento cui s'era pensato fin dal 1919 al programma del '25 di un corso di composizione artistica da istituirsi presso la facoltà Tessile «dello Vkhutemas». an. dra. Bozzello di tessuto disegnato in Unione Sovietica nel 1929

Persone citate: Fabio Clofi, Franco Panzóni, Juvarra, Lidija Zaietova, Varvara Stepanova

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Unione Sovietica