Denuncia di famigliari contro l'ex manicomio di Collegno

Denuncia di famigliari contro l'ex manicomio di Collegno Denuncia di famigliari contro l'ex manicomio di Collegno «Dopo l'autopsia la salma abbandonata per due giorni in una stanza con le finestre aperte» Una disorganizzazione incredibile: i medici costretti a fabbricarsi i camici con lenzuola Ancora una volta i carabinieri di Collegno debbono occuparsi dell'ex ospedale psichiatrico in via di smantellamento. Bruno e Giulio Demo, imprenditori residenti a Luserna 8. Giovanni, si sono presentati domenica al maresciallo Chillemi: 'Denunciamo il vergognoso trattamento che è stato riservato alla salma di nostro fratello Luigi. E' stata abbandonata per due giorni su un tavolaccio dell'obitorio, alla mercé di topi e gatti, come se fosse una carogna d'animale. Eppure, in quella stanza c'è una cella frigorifera: perché allora non è stata utilizzata?*. I fratelli Demo hanno continuato: -Luigi aveva 48 anni, da 21 era ricoverato nel settore 8 dell'ex manicomio. Venerdì sera è morto, d'infarto ci hanno detto i medici. Sabato mattina siamo arrivati a Collegno e abbiamo appreso che, come esige la legge, era necessario fare l'autopsia e che, per portare iiiiilimiiiiiMiiimiii lumi iiiiinim via nostro fratello, dovevamo tornare l'indomani. Così abbiamo fatto. Attraverso una finestra della camera mortuaria lasciata assurdamente aperta abbiamo scoperto che la pietà dovuta ai defunti è sentimento evidentemente sconosciuto ai responsabili dell'ex ospedale psichiatrico di Collegno*. Il maresciallo Chillemi ha convocato subito 11 primario dei reparti 1-12, dott. Villata, il medico di turno nel weekend, dott. Bellezza, e il dott. Oubinelll, in servizio alla guardia medica dell'Usi 24. Poi, con loro, ha compiuto un sopralluogo nell'obitorio. Il corpo di Luigi Demo giaceva su un tavolaccio al centro di un locale Invaso dalla sporcizia e dal disordine; sul davanzale della finestra spalancata 1 ferri chirurgici adoperati per l'autopsia. In un angolo, la cella frigorifera: «Vuòto e perfettamente funzionante* è scritto nella relazione che 1 carabinieri manderanno alla pro¬ mii mmiiimm umilimi mn cura della Repubblica. Altra grottesca scoperta: da quando (1983) è cessato 11 servizio dei necrofori, nessuno ha la responsabilità della camera mortuaria, le pulizie sono state appaltate ad un'impresa che, una sola volta il mese, deve lavare pavimenti, tavoli e lavandini. L'incuria è tale che i bisturi per le autopsie sono custoditi in un armadietto le cui chiavi s'ignora dove siano finite. Tanto che, hanno accertato gli inquirenti, il dott. Viilata, ha dovuto scardinarlo per prendere i ferri necessari per la necroscopla sulla salma di Luigi Demo. Il sanitario incaricato dell'esame, mancando i camici, se n'è «fabbricato» uno con un lenzuolo. Entro la fine della settimana la relazione del maresciallo Chillemi arriverà alla procura: quasi scontato che venga aperta un'inchiesta con l'invio di comunicazioni giudiziarie. n un ili mimili niimnm

Persone citate: Bellezza, Chillemi, Demo, Giulio Demo, Luigi Demo, Villata

Luoghi citati: Collegno, Luserna