Scambio oneroso per Botha

Scambio oneroso per Botha Per ottenere la liberazione di un ufficiale catturato in Angola Scambio oneroso per Botha La contropartita: un francese e un olandese detenuti per attività anti-apartheid e 133 prigionieri dei guerriglieri filosudafricani dell'Unita - «Un gesto di buona volontà» JOHANNESBURG — E' stato il-più-massiccio scambio di prigionieri nell'Africa Australe ' che ha " coinvolto 136 personèe decine di aerei civili e militari. Epicentro della costosa operazione è stato l'aeroporto Internazionale di Maputo, capitale del Mozambico: protagonisti dell'avvenimento sono il maggiore dei commandos sudafricani Wynand Du Toit — da due anni detenuto in Angola dopo essere rimasto ferito e catturato in seguito a una fallita missione nell'enclave petrolifera di Cabinda —, centotrentatré soldati delle forze popolari angolane rilasciati dal leader ribelle Jonas Savimbi, un cittadino francese in carcere nel bantustan nominalmente indipendente del Ciskei (nel Sud-Est del Sud Africa) ed un ex insegnante olandese barricato da 780 giorni nella vecchia sede dell'ambasciata dei Paesi Bassi a Pretoria. L'operazione è stata preceduta da ventiquattro mesi di negoziati ultrasegreti, difficili, spesso interrotti. La cerimonia dello scambio si è svolta con qualche ora di ritardo perché l'olandese ha preteso dai diplomatici del suo Paese garanzie che non incorrerà in procedure giudiziarie. La delegazione del Sud Africa era guidata dal ministro degli Esteri File Botha, principale artefice della complicata operazione. I 133 soldati angolati e i due detenuti europei sono arrivati a bordo di un aereo da trasporto, poco dopo è giunto un velivolo delle linee aeree angolane con a bordo il maggiore sudafricano. Il capitano Du Toit, poi promosso maggiore, era in compagnia di una mezza dozzina di commandos a cir¬ ca tremila chilometri da Pretoria, ufficialmente per raccogliere informazioni su campi d'addestramento dei guerriglieri' dèWAfricàn National Congress, movimento fuorilegge in Sud Africa. Era il maggio del 1985. Il commando venne scoperto nella densa boscaglia dell'enclave di Cabinda da truppe regolari angolane e ne nacque una violenta battaglia, nel corso delia quale due soldati sudafricani morirono, Du Toit venne ferito e catturato ed altri tre fuggirono riuscendo a raggiungere la costa poco lontano dalle foci del fiume Zaire dove vennero prelevati da un mezzo della marina sudafricana. 1133 soldati delle forze popolari angolane sono alcuni dei prigionieri catturati dai guerriglieri di Savimbi, leader dell'Unita, prima in lotta contro i colonialisti portoghesi e poi impegnato in una guerra contro il governo di Luanda. L'Unita è aiutata dal Sud Africa e più di recente dagli Stati Uniti. Nello scambio sulla pista dell'aeroporto di Maputo sono poi entrati il francese Pierre Albertini. assistente nell'università del bantustan del Ciskei considerata indipendente solo dal Sud Africa. Venne prima accusa- to di aiutare i guerriglieri, poi, caduta l'accusa, venne condannato a 4 anni di carcere per non aver voluto testimoniare a favóre del pubblico ministero in un processo «per terrorismo» in Ciskei. La detenzione di Albertini aveva provocato un peggioramento delle relazioni già difficili tra Francia e Sud Africa. Il governo di Parigi non riconosce il Ciskei come Stato sovrano. Il presidente Mitterrand, considerando Pretoria responsabile della sorte di Albertini, si era rifiutato di accettare le credenziali del nuovo ambasciatore sudafricano a Parigi, che ieri ha accompagnato il giovane francese dal Ciskei a Maputo. Nello scambio è entrato anche Klaas de Jonge, un olandese di 50 anni, accusato di aver contrabbandato armi in Sud Africa a favore della guerriglia. Arrestato, riuscì ad eludere la sorveglianza dei poliziotti sudafricani con la scusa di voler mostrare loro un deposito di armi e fuggi nell'ambasciata olandese a Pretoria dove è rimasto fino ad ieri. Sua moglie, la belga Helen Pastoors, venne arrestata e poi condannata a dieci anni di carcere per accuse simili a quelle del marito. Lo scambio a Maputo e stato definito da tutti 1 partecipanti come una -prova di buona volontà per risolvere i problemi della regione-. Per riavere un suo soldato, considerato come un eroe, il governo di Pretoria non ha esitato a mettere in piedi una costosa macchina e ad impegnarsi in lunghi, estenuanti negoziati, e ha «addolcito» le relazioni con l'Olanda e con il governo di Chirac. (Ansa)