Libere e Beirut dopo 9 mesi un tecnico della Siemens

Libere e Beirut dopo 9 mesi un tecnico della Siemens Bonn e l'azienda: «Non abbiamo pagato riscatti» Libere e Beirut dopo 9 mesi un tecnico della Siemens 11 tedesco Alfred Schmidt era in mano agli integralisti filoiraniani BONN — Sollievo a Bonn alla notizia del rilascio di Al-. fred Schmidt. 47 anni, il dipendente tedesco della Siemens liberato ieri mattina a Beirut dagli integralisti islamici. Secondo le informazioni raccolte dall'agenzia Dpa in ambienti vicini al «comitato di crisi» presieduto dal ministro responsabile della Cancelleria, Wolfgang Schaeuble, la liberazione di Schmidt è avvenuta senza contropartite. Anche la Siemens da Monaco di Baviera ha fatto sapere di non avere pagato alcun riscatto per il tecnico rapito a Beirut il 20 gennaio, tre giorni dopo Rudolf Cordes, un manager di 53 anni della casa farmaceutica tedesca Hoechst, preso in ostaggio il 17 gennaio e tuttora in mano ai rapitori. Un rapido rilascio di Cordes è stato preannunclato ieri da Rashid Mahrum, un libanese che vive a Norimberga, il quale venerdì scorso aveva assicurato per sa¬ I bato il rilascio di Schmidt. Mahrum, che avrebbe partecipato agli sforzi mediatori, ha detto che il rilascio di Cordes è »ormai cosa fatta» e resta solo un problema tecnico. Il ritorno in Germania di Schmidt, che è in buone condizioni di salute e ha trascorso la giornata di ieri nell'ambasciata tedesca a Damasco, era previsto per ieri sera. Sul suo rilascio si è appreso che la telefonata anonima all'agenzia libanese con la notizia dell'avvenuto rilascio è arrivata alcune ore dopo che testimoni oculari avevano visto nei pressi dell'albergo Summerland due automezzi — una Mercedes bianca e una Opel blu — con a bordo alcuni uomini barbuti e armati. Nell'Opel c'era anche un uomo con gli occhi bendati. Le due macchine si sono mosse in direzione dei sobborghi meridionali di Beirut controllati daI gli sciiti. Pochi minuti dopo i testimoni hanno visto una macchina dei servizi segreti siriani ritornare verso il quartiere generale siriano, nel settore occidentale di Beirut. Tutto è cominciato con 1' arresto a Francoforte, il 13 gennaio, di un presunto terrorista libanese, Mohammed Hamadei, trovato in possesso di esplosivo. Hamadei, ritenuto responsabile con altri del dirottamento di un aereo Tuia concluso con l'uccisione del sommozzatore Usa Robert Stethem (22 anni), è stato richiesto dalla giustizia americana. Per ottenere il suo rilascio da parte tedesca, o almeno impedire la sua consegna agli Usa, a Beirut furono rapiti i due tedeschi. Nel frattempo il governo di Bonn ha deciso che Hamadei, e il fratello Abbas arrestato perché immischiato nell'attività terroristica, sarà processato in Germania. (Ansa)