Perón

Perón Perón Domingo Perón, nazionalista populista, grande affabulatore, affascinava questi nuovi operai di un'Industria In forte espansione, e il mito del demiurgo aveva sostituito presto il confronto politico. Ora in questi quattro anni radicali, Alfonsln ha guidato il Paese alla riconquista di una credibilità democratica. Ma ha mancato 11 consolidamento di una forza politica che sapesse esprimere la giusta mediazione tra le spinte al rinnovamento e la continuità della vecchia Argentina della pampa, delle fattorie immense, delle mandrie perdute nell'orizzonte. Il conto di quella debolezza è arrivato ieri, nelle urne di queste elezioni che restituiscono i voti prestati, ai peronlsti soprattutto e al conservatori di Alsogaray. E la Borsa registra la botta con una caduta dell'll per cento, men¬ tre l'Austral viene svalutato del 2,41 per cento. Ma c'è poi l'altro errore, che è più drammatico perché non investe soltanto il corso della vita politica argentina. Si riflette sull'Intero processo di evoluzione politica dell'America Latina, che in questi ultimi anni sembrava aver recuperato al versante della democrazia quel pendolo che una celebre teoria del sociologo ar¬ gentino Germani vede oscillare in quel continente, a periodi ciclici, tra dittatura e democrazia. Le molte, le troppe, concessioni fatte al militari nella loro ribellione di Pasqua' hanno minato duramente l'immagine di un sistema politico che si dichiarava garante imparziale del diritti di tutti ma poi mostrava di riconoscere, nei fatti, una diversità del potere castrense, una sua specificità sottratta al controllo della Costituzione. E anche se il processo ai militari, nell'86, era stato una celebrazione sofferta e dignitosa della restaurazione del diritto, ora la sommessa ammissione di un'egemonia spettante comunque alle Forze Armate consumava 11 credito di un tentativo politico difficile, gravoso, Inconsueto In Argentina, come il ritorno al doveri imparziali, ma irrinunciabili, della democrazia. Di questo errore, la cui ombra nei prossimi tempi vedremo purtroppo proiettata In altri Paesi latinoamericani, approfittano oggi 1 peronlsti. Che raccolgono le delusioni della democrazia presentando un'immagine ripulita dalle vecchie Intemperanze «senza camicia». Il peronlsmo di oggi ha 11 volto di Cafiero. che mette In un angolo gli Imbarazzanti compagni di strada del sindacalismo populista e golpista e sceglie, invece, un profilo ricco di richiami alla dottrina socialcristiana. Il fallimento del Pian Austral, la ripresa dura di un'inflazione tornata ormai al 14 per cento mensile, l'allargarsi della crisi produttiva, la caduta delle illusioni delle classi medie urbane, hanno consegnato a Cafiero un patrimonio di voti che ha ribaltato l'ultimo trend elettorale di quest'Argentina senza più generali. Perón è morto, sepolto anche; Cafiero non ne indossa la divisa, né ne ripete a ricalco l'Ideologia. Ma 1 fantasmi tornano a farsi vedere, e l'Argentina protesa a guadagnarsi una modernizzazione che sani la sua transizione epocale si ritrova In mano le pratiche di un passato ormai inservibile. La crisi delle Malvlnas, che aveva distrutto le Illusioni di un'Identità ancora europea, di un'Argentina faro dell'Occidente in un continente di indlos barbari, non è stata ancora chiusa con il recupero di una nuova Identità nazionale. L'immaginario collettivo di un popolo che non ha saputo condannare il proprio passato sbanda pericolosamente, senza più certezze; ma il peronlsmo in panni borghesi non ricuce lo strappo con quell'identità perduta in una lunga guerra su un'isola gelata dell'Atlantico meridionale. Mimmo 'Candito

Persone citate: Cafiero, Germani

Luoghi citati: America Latina, Argentina