Un ago sostituisce il bisturi

Un ago sostituisce Alle Molinette rivoluzionaria tecnica contro l'ernia del disco Un ago sostituisce Niente anestesia generale, niente degenza post-operatoria a letto, nessuna ferita chirurgica sulla pèlle, costo inferiore deli'80 per cento rispetto alle operazioni tradizionali: sono alcuni fra 1 principali vantaggi della nuova tecnica per l'asportazione dell'ernia del disco lombare praticata da alcuni mesi, per la prima volta In Europa, nella Divisione di ortopedia e traumatologia delle Molinette dall'equipe del professor Antonio Solini. Da giugno a oggi sono stati eseguiti 18 interventi, tutti felicemente riusciti. Il rivoluzionarlo metodo per risolvere drasticamente una delle piti diffuse patologie della colonna vertebrale proviene dagli Stati Uniti, dove 11 professor Gary Onik, di Pittsburgh, l'ha sperimentato con lusinghieri successi. E proprio a Pittsburgh Solini ha potuto impratichirsi e rendersi conto della validità della nuova tecnica introdotta ora nel nostro Paese. Nelle operazioni tradizionali, 11 paziente viene sottoposto ad anestesia generale, gli si pratica un'incisione di 5-6 centimetri al centro della schiena, si divaricano i muscoli della colonna vertebrale, si raggiunge la radice nervosa compressa dall'ernia e se ne asporta il «nucleo polposo» con speciali pinze. Dopo la suturazione, 11 malato deve rimanere a letto per due-tre giorni, portare un piccolo busto di tela, e può essere dimesso dopo seiotto giorni. Con la «nucleotomia transdisc ale ■ — questa la dizione della tecnica ideata da Onik — il chirurgo, dopo aver praticato una semplice anestesia locale su un fianco del paziente, prono su un lettino, raggiunge con un sottile ago il disco intervertebrale, sede dell'ernia. «Tutta ta difficoltà dell'intervento — spiega 11 prof. Solini — consiste proprio nel centrare il disco. L'ago non deve ledere alcun organo importante, ma passare con precisione tra una vertebra e l'altra: Tutto qui, professore? «JVo, sulla guida di quest'ago si infila una piccola sonda alla cui estremità si muove una sottilissima lama che si muove avanti e indietro, come una ghigliottina. Questa tagliuzza il nucleo polposo dell'ernia in minutissimi frammenti che vengono aspirati terrdrgszdripSHgMdDtn tramite unapparecchiatura esterna: Quanto dura l'operazione? 'Non più di mezz'ora. Al termine si sfila la sonda, si pone un cerotto sul forellino d'entrata, non più grosso di una capocchia di spillo, e il paziente può alzarsi subito e tornare a casa dopo poche ore: La signora Giovanna Cerri, di Dogliani, è una delle 18 persone operate dal prof. Solini con la nuova tecnica. Ha subito l'intervento venti giorni fa e ieri è tornata alle Molinette per controlli. Soddisfatta? 'Direi proprio di sì. Durante l'operazione ho potuto parlare con l medici, non ho avuto grossi dolori, sono senza cicatrice e soprattutto ora posso muòvermi e piegarmi con scioltezza: Per i malati di ernia del disco svanisce, quindi, l'incubo dell'operazione? A gettare acqua sul fuoco di facili entusiasmi è lo stesso prof. Solini: «Va subito chiarito — precisa — che non tutte le ernie del disco possono essere trattate ih questo modo. Soltanto quelle "contenute", come diciamo noi, e non quelle già completamente espulse possono essere aspirate. Su tre pazienti che necessitano di un intervento, solo uno può avvalersi della nucleotomia: Questa tecnica comporta anche svantaggi? •Vedo soltanto benefici. Per il paziente significano la mancanza di anestesia generale, di ferite, di infezioni postoperatorie, di successivi dolori lombalgici e la possibilità di un rapido recupero funzionale. Per il sistema assistenziale il risparmio è notevole perché non è costretto a pagare gli onerosi costi di ricovero: una giornata di degenza ospedaliera comporta una spesa di 250 mila lire: Ma a fronte degli indubbi benefici, la nuova tecnica può essere applicata alle Molinette soltanto in pochi casi la settimana per il limitato numero di posti letto (38) della Divisione, che deve far fronte ogni giorno a ogni tipo d'intervento di chirurgia vertebrale. 'Un handicap — sostiene il dott. Rivara, direttore sanitario delle Molinette e sostenitore dell'iniziativa del prof. Solini — cui si potrebbe ovviare con l'istituzione di un Day Hospital ortopedico da tempo richiesto alla Regione'. Guido J. Paglia Il professor Antonio Solini con una delle pazienti operate paziente prono su un lettitramite un'apparecchiatura

Persone citate: Antonio Solini, Giovanna Cerri, Solini

Luoghi citati: Dogliani, Europa, Pittsburgh, Rivara, Stati Uniti