Venezia in festa senza i gondolieri di Giuliano Marchesini

Venezia in festa senza i gondolieri Lo sciopero non ha bloccato Regata e Lotterìa Venezia in festa senza i gondolieri I contestatori fanno un corteo - L'assessore: «Grazie ai rematori» DAL NOSTRO INVIATO VENEZIA — Alla regata storica i gondolieri non ci saranno, anche se in fin dei conti avrebbero voluto esserci, tra l'altro per non dare l'impressione di .tradire. Venezia in uno del suoi momenti trionfali. Mentre si trascina la disputa tra i lavoratori del remo e l'Amministrazione comunale, la Serenissima avrà oggi lo stesso la sua grande festa: saranno le associazioni remiere a riempire il Canal Grande di suggestioni con il corteo che precede la gara dei gondolini abbinata alla Lotteria. 11 cui regolare svolgimento non è assolutamente in discussione. Rinunciano invece all'agitazione, dopo un accordo raggiunto l'altra notte, i dipendenti dell'azienda del trasporti: vaporetti e motoscafi porteranno grappoli di turisti a far da cornice alla colorata manifestazione. Cosi, la Serenissima salva il suo prestigio, che sembrava barcollare sotto gli scioperi. Ma, dietro l'apparato che ancora una volta si offre al visitatore incantato, ci sono i malumori, le tensioni, le accuse dure. Resta, soprattutto, la grossa insoddisfazione dei gondolieri, di questa categoria che è l'anima della città. Chi ad affondare le pale del remi nella Laguna ci passa la vita, guarderà con un velo di malinconia lo sfilare di questa •storica» in cui ai maestri della gondola si sostituirai! no quelli delle associazioni remiere. Sembra che Venezia sospi ri e dica che non si poteva fare altrimenti. Dura da una decina di giorni la vertenza dei gondolieri, che hanno deciso di non collaborare alla composizione del corteo acqueo in occasione della regata. Moto ondoso, inquinamento, abusivismo dilagante, totale mancanza di sor veglianza del traffico lagunare, disinteresse - politicone! confronti dei lavoratori di piazzale Roma: sono le cose che 1 gondolieri denun ciano, perché »si traisi seriamente una politica atta a salvaguardare VeneziaChiedono anche un decori gestionamento del centro storico dalle linee dell'azien¬ da dei trasporti. E la protesta ha finito per rendere loro amara una giornata come quella di oggi. Un tentativo di conciliazione in «extremis- c'è stato, con una riunione che s'è tenuta ieri mattina in Comune: frettolose consultazioni, affannose trattative. -Afa alla fine—dice un gondoliere del traghetto di fronte all'hotel Danieli — xe andò tuto in balòn. Il sindaco si è detto disposto a venire incontro alle nostre richieste, però ha premesso che per mettere rimedio al moto ondoso occorrono almeno cinque anni, che per fare quell'altra cosa ce ne volevano di più, e via dicendo. Troppe premesse. Allora la nostra risposta è stata: non diamo le barche, non facciamo il corteo storico-. L'assessore comunale al Turismo, Augusto Salvador!, accusa il peso delle discordie. 'Forse starò meglio lunedi*. Intanto vuol far presente che 11 corteo storico al quale daranno vita le «remiere. veneziane sarà completo. 'Ansi, c'era esuberanza: avevamo bisogno di 155 persone, loro ne hanno presentate 400. Cosi c'è stato un certo imbarazzo nel fare la scelta». Nemmeno per il corteo delle autorità, lungo un percorso ridotto, gli uomini delle gondole si sono detti disponibili. Ma oggi, nel giorno della celebrazione di Venezia, non se ne staranno a braccia conserte. Comporranno un loro corteo, però di protesta, percorrendo in mattinata 11 Canal Grande da piazzale Roma a San Marco e ritorno, Al loro fianco è schierata anche la compagnia de calza •I antichi», la quale dispone che -niun compagno de calza, o membro della sua famiglia, osi prendere il remo in luogo dei gondolieri nel giorno della regata storica, pena l'espulsione dal sodalizio'. Sulla scia delle polemiche passerà un corteo storico di emergenza. Comunque, si dice, spettacolo assicurato per le migliaia di turisti che faranno siepi lungo le rive, sui ponti: il passaggio della •bissona Serenissima- con la bandiera di Venezia, gli araldi con le trombe, il capitano «da mar» con gli armati. E la «disdotona». la -dodesona», imbarcazioni i cui nomi derivano dal numero del vogatori. Poi, quei gondolini colorati in gara sotto la spinta delle braccia abbronzate dei «Crea», dei «Ciad», degli «Strigheta», principi veneziani del remo, il primo del quali al traguardo porterà due miliardi al possessore del biglietto abbinato. Per la regata, quella della Lotteria, non ci sono state preoccupazioni. La fortuna non fa sciopero. Giuliano Marchesini

Persone citate: Augusto Salvador, Crea, Strigheta

Luoghi citati: Ciad, Venezia