Un vuoto di 3 giorni nella rotta del Boustany

Un vuoto di 3 giorni nella rotta del Bonstqny Un vuoto di 3 giorni nella rotta del Bonstqny DAL NOSTRO INVIATO BARI — Ad aspettare la nave libanese a Bari c'era Aldo Anghessa, l'uomo che gli inquirenti ritengono uno dei personaggi chiave dell'inchiesta sul traffico di armi. Anghessa era in contatto radio con il mercantile fantasma; saputo del suo arrivo si è precipitato a Bari e ha preso alloggio in un albergo. Ma l'operazione sequestro lo ha fatto fuggire. Nella sua camera 1 carabinieri hanno trovato una valigia con la documentazione che in gran parte si riferiva alla Valsella. Per il momento si direbbe che la «Boustany 1» sia una nave più Imbottita di droga che di armi. Da qualsiasi parte i finanzieri mettano le mani, salta fuori eroina purissima che ha già raggiunto un totale di 2 chili e 100 grammi. Il valore è di un miliardo di lire. Questa eroina (c'erano anche 14 chilogrammi di hashish) e quella che sarebbe ancora nascosta, non sembra avesse un unico proprietario. Apparteneva ai membri dell'equipaggio e serviva a rifornire i loro piccoli spacciatori che avevano nei porti che toccavano: « Un commercio spicciolo», dicono i finanzieri. Aggiungono -che alla luce dei fatti non è stato ancora trovato un quantitativo di droga sufficiente a giustificare il pagamento di una fornitura di armi». Nei suol 52 anni di vita la nave ha cambiato cinque volte proprietario e due bandiere. L'attuale è libanese, quella precedente era dell'Honduras. Si è anche appreso che la «Boustany 1» è partita dal Libano con destinazione finale La Spezia. Strada facendo ha toccato diversi porti. Anche nordafricani? «Nessun commento», è la rispo- sta. Nella rotta del cargo c'è un buco di tre giorni che gli investigatori tenteranno di ricostruire attraverso 11 diario e le carte nautiche sequestrate a bordo. Ipotesi: un vuoto perché chi stava aspettando la nave in Liguria ha saputo che la magistratura di La Spezia aveva dato ordine di perquisirla e le ha fatto cambiare itinerario? Oppure è il comandante che di sua iniziativa, stravolgendo l'originale piano di navigazione, ha deciso di salire 11 Canale d'Otranto? La «Boustany. è arrivata davanti a Bari la notte tra il primo e il due settembre e il comandante. Samir Boutros. 35 anni, insiste nel dire di essere stato costretto a infilarsi nell'Adriatico .perché aveva le macchine in avaria». «E se avaria c'era — ribattono gli investigatori — non ero cosi grave da impedirgli di raggiungere il porto per le riparazioni». E non risulta neppure che Boutros avesse chiesto l'assistenza del rimorchiatori. Dicono alla capitaneria di Bari: .11 cargo non era atteso né il suo arrivo era preavvisato». La nave è stata abbordata dalle motovedette della Finanza e dei carabinieri esattamente a 1100 metri dalla battigia 'mentre andava alla deriva» e quest'ultima affermazione conferma che effettivamente aveva le eliche ferme. Avarìa o volontario «stop» alle macchine? Rimorchiato in porto e attraccato a un molo, il cargo sarà passato al setaccio. Ha lo scafo nero e sembra una nave corsara. Sprofonda di poppa perché la stiva deve ancora essere vuotata dai rottami di ferro, sospetto «coperchio» su altre armi. I lavori cominceranno lunedi. I bazooka erano nascosti nella sentina sótto la sala macchina, e la droga da tutte le parti. Ieri mattina ne sono saltati fuori altri 80 grammi. Erano nella cambusa, in una bustina dentro il sacco dello zucchero. E' stata trovata per caso: 1 finanzieri sono saliti a bordo per recuperare gli abiti dell'equipaggio prima di procedere allo smantellamento delle strutture. Avevano bisogno di un sacco per metterli dentro, e hanno vuotato quello dello zucchero. Dentro c'era il pacchetto. Quando la «Boustany» fu circondata dalle motovedette, qualcuno allagò le stive della sala macchina e l'acqua di mare frammista a nafta emana un odore che può depistare i cani antidroga. Su una nave i buchi per nascondere la droga sono migliaia. «Per il momento ne abbiamo perquisita solo un quinto, poppa e cabine. Restano ancora sala macchine, prua e sotto il carico della stiva.,, dicono i finanzieri. Lunedi arriverà anche un ingegnere navale che farà un «check-up» a tutto lo scafo. «Ci dovrà dire quali sono le paratie reali e quelle eventualmente false che mascherano un nascondiglio». L'equipaggio della «Boustany» (comandante, diciassette marittimi e un clandestino pakistano) è ancora nel carcere di Bari. Sarà presto trasferito a Massa, a disposizione del sostituto procuratore Augusto Lama, che ha dato il via all'inchiesta. A questa complessa indagine se ne aggiunge un'altra: la presenza sulla nave di sette passaporti intestati a persone che non erano a bordo: forse la «Boustany» doveva imbarcare qualcuno nel viaggio di ritorno? Un avvicendamento di terroristi che operano nel nostro Paese e in Europa? " 1 * '°AWò Popaix ■' i ateatfl Barì. Reparti della Guardia di Finanza sulla nave libanese

Persone citate: Aldo Anghessa, Anghessa, Augusto Lama, Samir Boutros