Per Rust la parola a Gromyko

Per Rust la parola a Gromyko Il presidente dell'Urss deciderà sulla grazia (se e quando verrà richiesta) Per Rust la parola a Gromyko H pilota tedesco sarà trasferito in un campo di lavoro in Monrovia - A Mosca si ritiene che non verrà liberato prima di cinque o sei mesi - In Germania si spera che il giovane venga espulso MOSCA — Mathias Rust sarà presto trasferito in un campo di lavoro della Repubblica autonoma di Monrovia, ottocento chilometri a Sud di Mosca. Nel frattempo, resta nel carcere militare di Lefortovo, alla periferia della capitale, dove venne rinchiuso la sera del 28 maggio, poco dopo essere atterrato sulla Piazza Rossa con un Cessna (che sarà restituito all'aeroclub di Amburgo). La pena — quattro anni di campo a regime normale, il meno severo dei quattro previsti dalla legislazione sovietica — decorre dal 29 di maggio. Ma fino a quando dovrà davvero scontarla? Negli ambienti tedesco-occidentali di Mosca si ritiene che difficilmente il giovane sarà espulso entro poche settimane o addirittura pochi giorni. Prevalgono previsioni meno ottimistiche: forse entro cinque o sei mesi, si dice. Pochi dubitano tuttavia che Mathias Rust potrà lasciare l'Unione Sovietica con molto anticipo, rispetto ai termini della pena. Non si sa nemmeno, per 11 momento, se i genitori chiederanno la grazia al presidente del presidium del Soviet Supremo, Oromyko. La sentenza infatti non è appellabile; ma per la grazia non esistono termini temporali. Certo, i genitori contano sull'espulsione. Anche se — come lei e il figlio hanno ripetuto in una breve dichiarazione alla televisione sovietica registrata subito dopo la sentenza — entrambi si aspettavano un verdetto del genere. Nella breve apparizione televisiva, Mathias Rust è apparso sorrìdente e rilassato: a una domanda sulla sua esperienza nel carcere di Lefortovo, ha risposto di essere stato •trattato bene, con umanità e cortesia'. Dopo 11 relativo silenzio dei giorni scorsi, ieri una foto di Rust scattata nell'aula della corte suprema è comparsa anche su molti giornali, accompagnata da lunghi resoconti del processo. I giudizi sono unanimi: 'La sentenza è stata accolta con approvazione', scrìve la Pravda riassumendo le posizioni degli altri. Ma i toni sull'impresa variano un poco, Qualcuno mette l'accento sul pentimento dimostrato dal giovane; qualcuno sul suo 'awenturismo'. Qualcuno, come fa Trud, insiste che Rust «ha voluto farsi pubblicità». e. n. BONN — 'Quattro anni sono troppi, signor Gorbaciov!.. Cosi titola la Bild, a tutta pagina, esprimendo quello che pensano tutti, in Germania, dopo la severa sentenza del tribunale moscovita contro Mathias Rust. Anche se non manca chi osserva come 11 dimezzamento della pena, rispetto agli otto anni che aveva richiesto la pubblica accusa, sia in sé un fatto sensazionale in Russia. Ora si spera, naturalmente, in un provvedimento di clemenza: che potrebbe assumere la forma della grazia o quella dell'espulsione. Secondo un sondaggio lampo realizzato dall'Istituto Wickert, l'88 per cento dei tedeschi prevede appunto o la grazia o l'espulsione, e soltanto 12 su cento pensano che Rust dovrà scontare intera la pena. Ancora: 87 tedeschi su cento pensano che il gesto di clemenza nei confronti del giovane pilota sarà la prova della liberalizzazione promessa e predicata da Gorbaclov. Al di là di queste attese, e di questa fiducia, è evidente nei commenti della stampa tedesca l'emozione di fronte alla prospettiva che Rust sia atteso dall'atroce esperienza del campo di lavoro. Un portavoce del ministero degli Esteri, richiesto di un commento, lo ha rinviato a quando saranno noti, attraverso un rapporto deil'ambasciata a Mosca, i dettagli e le motivazioni della sentenza. E un giornale molto vicino a quel ministero, il General Anzeiger di Bonn, avverte che non è 11 caso di sottoporre la sentenza di Mosca a crìtiche troppo serrate, se si vuole che Mathias torni a casa presto. C'è una possibilità avverte il giornale: che i russi intendano servirsi di Rust per riavere qualche loro agente in mano ai servizi occidentali, a. v. "ri