Jet di Israele su Sidone: 41 morti

Jet di Israele su Sidone: 41 morti Raid in due ondate ieri mattina, distrutte tre basi palestinesi Jet di Israele su Sidone: 41 morti Sessanta feriti, tra cui diversi civili - Tel Aviv: «I guerriglieri dell'Olp preparavano azioni terroristiche contro di noi» - Gli sciiti liberano a Beirut un giovane italiano sequestrato da una settimana SIDONE — Raid Israeliano contro basi di guerriglieri palestinesi in Libano. Ieri mattina, quattro Skyhawk hanno colpito tre basi dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina alla periferia di Sidone. Quarantino persone sono rimaste uccise e 60 ferite. Le postazioni obiettivo degli israeliani erano controllate dagli uomini di Al Fatati, la fazione maggioritaria all'interno dell'Olp che fa capo a Yasser Arafat. Tre delle vittime sono guerriglieri. All'operazione hanno partecipato almeno quattro aerei, che nel giro di 10 minuti hanno lanciato contro gli obiettivi una ventina di razzi. Uno di questi — secondo le voci riferite da emittenti locali — è piombato su un'abitazione privata uccidendone tutti gli occupanti, quattro civili Tra le basi colpite, una sorgeva sul confine del campo profughi di Ein el-Hilweh. Non si sa quanti dei feriti siano civili. Sulla zona si sono recate Immediatamente numerose autoambulanze, che — sembra — sono state ostacolate dal ritorno dei caccia una seconda volta. Uomini di Al Patah e dell'Organizzazione Popolare Nasser hanno sparato alcuni colpi di contraerea, mancando però il bersaglio. I quattro Skyhawk hanno effettuato i tre attacchi a partire dalle 10,20 locali. Altri quattro aerei «coprivano» la loro azione. Un portavoce militare israeliano ha annunciato che gli aerei hanno bombardato talcuni comandi della guerriglia palestinese: Tutti i velivoli sono tornati senza danni alle loro basi — ha precisato il portavoce — aggiungendo che i guerriglieri stavano preparando operazioni contro Israele: .1 piloti hanno riferito di aver colpito con accuratezza i loro Obiettivi., ha aggiunto il portavoce. mlipcocoadAteczlc Secondo le accuse del comando dell'aviazione israeliana a Tel Aviv, le centrali palestinesi erano in realtà covi di terroristi utilizzati come base per una serie di attacchi oltre confine. L'incursione che ha colto di sorpresa i guerriglieri di Al- Fatah si è svolta In due tempi. Prima sono stati lanciati razzi contro due postazioni che si trovavano lungo la costa. Sul posto si sono recati immediatamente le squadre di soccorso ed altri guerriglieri. Allora gli aerei sono tornati. E' stato questo il 22° raid israeliano in Libano dall'inizio dell'anno, con 56 vittime e 190 feriti. L'operazione è stata portata a termine neanche 24 ore dopo la divulgazione della notizia che l'esercito israeliano aveva arrestato alla fine d'agosto un arabo addestrato dalla Siria per condurre una missione suicida in Israele. Se¬ condo gli israeliani l'uomo — un egiziano — avrebbe soggiornato in un campo di addestramento nella valle della Bekaa, controllata dal siriani il piano dell'attacco prevedeva la collocazione di una bomba lungo una strada del Libano meridionale, la successiva resa ai militari di Tel Aviv e, quindi, l'esplosione di una seconda bomba nascosta nella giacca dell'uomo, una volta che questi fosse stato circondato dagli Israeliani. Un giovane cristiano maronita con passaporto Italiano è stato frattanto liberato a Beirut dopo una settimana di sequestro. Oli sciiti di Amai hanno fatto sapere che 1 servizi di sicurezza della milizia avevano -localizzato e liberato» il prigioniero nella Beirut musulmana. Restano da spiegare 1 motivi del rapimento di Joseph Khoury, 20 anni: del sequestro non era stata data notizia. Secondo gli sciiti, Khoury, fornito di doppia cittadinanza, era stato rapito la scorsa settimana nella centrale via Ha^hra. Ieri è stato riconsegnato all'ambasciatore italiano in Libano Antonio Mancini. Joseph Khoury, è figlio di Rita Galeotti, docente all'Istituto italiano di cultura a Beirut-Ovest. L'Intera vicenda del giovane è stata resa nota solo poco prima che egli venisse liberato. Parlando per telefono con VAnsa, l'ambasciatore Mancini ha detto di aver saputo che per liberare il giovane un gruppo di miliziani del movimento sdita 'ha dovuto fare irruzione in una casa di Beirut Ovest-. Non vi sarebbero state «offre complicazioni, prima del rilascio. Mancini ha spiegato che Khoury è stato tenuto, per tutto il tempo del sequestro, «con occhi bendati.. e. est. . - - . ... .... ? * Sidone. Squadre di soccorso al lavoro dopo il raid israeliano che ha causato la morte di 41 persone (Telefoto Associated Press)