Marcia, c'è l'acqua magica di Gianni Romeo

Marcia, c'è l'acqua magica Marcia, c'è l'acqua magica DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Pronti? In marciai E questa mattina alle 8 e mezzo il sonnolento sabato romano di fine ferie sarà rallegrato (o turbato, a seconda del punti di vista) da 42 camminatori alla ricerca di gloria sportiva. Al quartiere delle «Vittorie», un nome che si è già dimostrato beneaugurante per Damilano, si apriranno molte finestre e qualcuno scenderà per strada a rendere più folta la siepe di appassionati che avranno caricato la sveglia sul presto. Era prevista addirittura un'ora prima, la partenza. Ma considerazioni pratiche come la rimozione delle auto eventualmente lasciate nella notte lungo il percorso hanno consigliato lo slittamento. Qualcuno ha detto che spostare verso le ore calde la gara più lunga dei Mondiali (occorrono quasi 4 ore a percorrere 50 chilometri) è una pazzia. Qualcun altro ha intravisto un sottile disegno degli italiani per far bollire 1 favoriti tedeschi Est e sovietici. La polemica cresce, in queste ore di vigilia, alimentata dai fantasmi delle marciatrici asfissiate martedì scorso nella gara dei 10 chilometri. Se 40 minuti sono bastati a decimarle, si dice, che cosa succederà dopo 4 ore? I medici assicurano che non succederà niente. Il risultato sportivo sarà pesantemente condizionato dall'afa e dal caldo, questo sì, ma non ci sarà da pagare alcun altro prezzo. Oli uomini della «50 chilometri», da sempre preparati al caldo e alla fatica, sanno dosare le loro energie e usare bene 1 loro antidoti E poi, dopo la brutta esperienza di quattro giorni fa, .VerjBjrujzjaj^ne & corsa al ripari. Consentirà un rifornimento (leggasi una bella bevuta) al termine di ogni giro del circuito, due chilometri e mezzo, anziché ogni 5 chilometri come prescrive il regolamento. E spugne gonfie di acqua benedetta, per quei poveretti che staranno a bollire sull'asfalto, saranno 11 invitanti ad ogni chilometro. H dott. Rodolfo Tavana, medico azzurro, noto anche nel calcio e nello sci di fondo, mette a fuoco il problema: 'Un marciatore in SO chilometri può perdere fino a S litri di liquidi e bisogna reintegrarne almeno 3, per evitare danni. L'importante è non dar fondo a tutte le riserve, perciò è fondamentale bere con giudizio e con metodo. Gli uomini non possono fare come i cammelli, prepararsi prima una bella dose d'acqua in più nello stomaco. Devono bere ogni tanto, per fornire al corpo i liquidi necessari, reintegrare gli zuccheri e raffreddare la temperatura interna del corpo. Proprio per quest'ultima ragione useremo un accorgi■ ■• "—■ m a3 1 mlaavlqlqscvDmvnpgnv(Osqdngtdda mento nuovo: anziché la solita acqua a temperatura ambiente, daremo ai nostri acqua molto fredda, conservandola nel termos fino all'ultimo. E' un segreto, ma quando i nostri avversari leggeranno sui giornali di questa faccenda, la corsa sarà già partita...*. Fidando nella giornata calda e nel segreto delle bevande fredde, Raffaello Ducceschi, venticinquenne milanese di Sesto San Giovanni, si incammina stamane con grosse speranze. Un pronostico che rispetti la logica lo fa entrare a stento nei primi otto: ci sono davanti a lui 1 tedeschi dell'Est (segnatamente Welgel e Oauder), 1 sovietici (Suntsov, soprattutto), poi messicani e qualche altro. Ma l'azzurro, definito dall'ambiente «genio e sregolatezza» per le grosse qualità naturali non troppo spesso accompagnate da determinazione, potrebbe davvero trovare un giorno alla Fri gerio, alla Dordoni, alla Pamich. Oppure alla Damilano. Gianni Romeo Raffaello Ducceschi cercherà di imitare Pamich e Damilano

Persone citate: Damilano, Dordoni, Pamich, Raffaello Ducceschi, Rodolfo Tavana

Luoghi citati: Roma, Sesto San Giovanni