Le dieci fatiche di Torsten Voss di Giorgio Viglino

Le dieci fatiche di Torsten Voss Le dieci fatiche di Torsten Voss , ROMA — Eccolo Daley Thompson, da nove anni dominatore del decathlon, eccolo arrancare con il SUO passo pesante nell'ultima prova, 1 1600 metri Non è la prima volta che accade perchè il mezzofondo non è pròprio la sua spedalità, ma questa volta c'è qualcosa di diversa Thompson, 11 grande atleta, il «più grande» a suo autentico parere, non tentava più di contenere il danno per mantenere il vantaggio, ma aggravava la propria posizione nei confronti di avversari più giovani e soprattutto più in forma. Dopo nove anni da quell'orma! lontano secondo posto degli europei '78, Thompson veniva battuto, stroncato, relegato al nono posto addirittura. Vinceva un atleta regolare, quel Torsten Voss ' ventiquattrenne al quale Daley 11 grande rende la bellezza di cinque anni al¬ l'anagrafe, superando se stesso (6.680 punti contro gli 8.559 del. primato personale) ma non certamente un Thompson su livello da gare mondiali..E in mezzo ecco alla medaglia d'argento, Sigfrido Wentz, Indossatoremodello per professione, ancora tedesco ma all'ovest. Quali soddisfazioni per antiche e nefaste ideologie con quel due ariani sul podio dell'uomo più completo! Lui, l'inglese di colore, battuto ma onesto come sempre nel continuare fino alla fine, davanti ne trovava tanti altri. D russo dal nome difficile, Tarnovetsky, per la terza medaglia, il lotto francese con Plaziat (4*), Blondel (7°), più Motti (10°), un altro tedesco-est Schenk (5°), 11 neozelandese Poelman (6*). e l'altro russo Nevskyi (8°). Il guaio era successo giovedì nella prima giornata, quella in cui Thompson nor¬ malmente si porta avanti e fa perdere ogni coraggio e forza ai suoi avversati Tempi discreti si ma non ottimi: 10"67 sui 100 metri contro 1 10"26 degli Europei dello scorso anno, 7,52 nel lungo ma dimenticati gli oltre otto metri di Los Angeles e via discorrendo. Dopo un discreto 2,01 nell'alto 11 nubifragio e i 400 corsi in condizioni disastrose. Ci fosse stato il solo Hingsen, l'avversario di tante battaglie, la gara non avrebbe più avuto ragion d'essere perchè il tedesco era stato costretto al ritiro, ma stavolta incalzavano i nuovi 1 giovani tutti freschi in forma, tesi al miglioramento di se stessi Era saltato anche il nostro Marco Rossi bravino fino al salto in alto. Nella seconda giornata ha ceduto Plaziat deboluccio nel lanci disco e giavellotto, è venuto avanti Tarno¬ vetsky soprattutto bel corridore, dietro al discontinuo Schenk. Pensate che 11 secondo tedesco orientale aveva ottenuto nella prima giornata il punteggio parziale più alto con 2,25 nell'alto, superiore anche al pur ottimo 7,88 di Voss nel lungo. E' progressivamente arretrato Thompson fino alla debacle finale nel 1600 metri. Sconfitto si ma non privo del suo senso dell'humour 11 campione si distingueva anche nell'intervista ufficiale. — Ha qualcosa da dichiarare? •No, grazie*. Piccola pausa: 'Non tenti bene? Sei ancora qui? Vai via»! —Sè torna a vincere, tornerà a parlare? «Non perderò mai più, mi piace troppo vincere, ma non la voglio piti vedere egualmente. Ciao»! E l'ultima parola in italiano ovviamente. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Los Angeles, Roma