L'aereo, 24 rose sprecate, i parenti abruzzesi di Beppe Minello

L'aereo, 24 rose sprecate, i parenti abruzzesi E' scesa a Caselle alle 13,39 - Un sorriso alla dogana, poi la corsa a sirene spiegate fino al Comunale L'aereo, 24 rose sprecate, i parenti abruzzesi TORINO — «VvTio's that girl?». Una meteora. Spunta nel cielo di CaseUe alle 13,30, vola fin sul prato dello stadio Comunale dove splende un palo d'ore e scompare, inghiottita dalla notte. Ben pochi hanno avuto l'occasione di accecarsi al suo passaggio. Se Madonna temeva l'eccessivo calore dei suol fans italiani, forse, è ripartita delusa. Solo In un centinaio — ma poliziotti, carabinieri, funzionari e impiegati dell'aerostazione erano più numerosi — hanno avuto l'Intuizione giusta di presidiare il terminal di Caselle fin dalle prime ore di ieri mattina. E lei è apparsa alle 13,39. n suo aereo, un Bas da 60 posti della compagnia charter Mediterranean Express arrivato da Nizza dopo un volo di poco meno di mezz'ora, è stato autorizzato a fer¬ marsi nel piazzale riservato agli aerei privati. Solo lei, protetta dal braccio di un gigantesco accompagnatore nero, è scesa dalla scaletta anteriore, m»ntre le 40 persone del seguito hanno abbandonato l'aereo dalla coda. Impenetrabili occhiali neri Rayban seafarer sul volto impassibile e pallido, bermuda elasticizzati bianchi a stelle blu, maglietta bianca e giubbino azzurro con un'enorme bandiera inglese sulla schiena (gli stessi abiti che ha tenuto fino all'Inizio del concerto). Madonna ha affrontato, ai piedi della scaletta, il maresciallo della dogana strìngendo una cappelliera di Gelét al braccio sinistro. Un sorriso (il primo e unico), uh « thank you» rivolto al sottufficiale che le riconsegnava il documento e via, avvolta da uno stuolo di guardie del corpo, polizia e carabinieri, verso la limousine Lancia Thema 6V, grigiometallizzata, parcheggiata al limite della pista. Insomma, tutto liscio, tutto calmo nei circa due metri quadrati che gli accompagnatori sono sempre riusciti a mantenere liberi attorno a Madonna. Oltre, era l'inferno. Caro', una graziosa ra¬ gazza di 20 anni che avrebbe dovuto avere l'onore di consegnare alla pop-star un mazzo composto da un palo di dozzine di rose rosse, è stata brutalmente allontanata dalla scaletta e 1 fiori le sono rimasti in mano. Qualche fotografo, riuscito a infiltrarsi sulla pista e rimasto nascosto fino all'ultimo momento, è stato malamente allontanato, mentre braccia nerborute si alzavano davanti al volto di Madonna per negarlo agli obiettivi. Con accanto un palo di accompagnatori. Madonna è partita alla volta del Comunale al centro di un corteo composto da una decina fra auto e blindati della polizia. Un fan, più eccitato dogli altri, nel tentativo di inseguire la cantante è andato a sbattere con la sua Uno Turbo contro un'auto di servizio dell'aeroporto. Superstrada tino a corso Grosseto, via Pietro Cossa, via Ouido Reni, corso Sebastopoli: preceduta dalle sirene, la cantante è arrivata all'angolo con corso Agnelli alle 14. Un'ora nel camerino barocco, subito «smontato» di qualche prezioso pezzo (« Voglio più spazio per fare ginnastica» si è giustificata Madonna) e via sul palco. Tra una pedalata sulla cyclette, una seduta di massaggi, Madonna ha anche incontrato 1 parenti italiani arrivati a Torino da Pacentro (Pescara), mentre all'esterno si rischiava il dramma con migliala di giovani a premere sulla barriera di transenne. Nel camerino sono entrati Amelia Vitucci, cugina di secondo grado della cantante, 11 marito Luigi Mirandola e i figli Annalisa e Giuseppe di 11 anni che assomiglia moltissimo alla pop-star. «£' un'emozione enorme — ha detto Amelia Vitucci — penso già all'anno prossimo quando, dagli Stati Uniti, verrà a trovarci mio cugino, il papà di Madonna. Sembra un sogno. Se le abbiamo portato un regalo? Si, un quadro che raffigura il nostro paese d'origine». Beppe Minello

Persone citate: Amelia Vitucci, Luigi Mirandola

Luoghi citati: Nizza, Pacentro, Pescara, Stati Uniti, Torino