Burundi, coprifuoco dopo il golpe I 400 italiani sono tutti in salvo

Burundi, coprifuoco dopo il golpe I 400 italiani seno tutti in salvo Il presidente deposto a Nairobi, si ignora il programma della Giunta Burundi, coprifuoco dopo il golpe I 400 italiani seno tutti in salvo NAIROBI — Coprifuoco, aeroporti e frontiere chiusi, uomini armati per le strade, [telefoni interrotti: questo è 'il quadro della situazione in Burundi all'indomani del colpo di Stato che lunedi ha rovesciato — in modo incruento — il governo presieduto dal colonnello Jean Baptist* Bagaza. Non si hanno notizie di disordini, né di disagi o problemi di qualsiasi natura per gli stranieri residenti. Particolarmente folta è la comunità Italiana (400 persone). Molti 1 religiosi. Ancora oscure le ragioni che hanno spinto 11 maggiore Buyoya, ufficiale pressoché sconosciuto, a rovesciare 11 governo di Bagaza che sembrava agli osservatori avere in pugno la situazione prima di recarsi in Canada per partecipare al vertice del leader francofoni. Secondo un annuncio ufficiale, la giunta militare insediatasi a Bujumbura si è im¬ pegnata a rispettare gli accordi stipulati nelle sedi internazionali. Bagaza, intanto, è arrivato a Nairobi proveniente da Parigi; è possibile che si fermi qualche giorno in questa città. Secondo fonti ben informate, forti attriti di carattere religioso non sarebbero estranei all'intervento di Buyoya nella destituzione del governo. Un numero imprecisato di sacerdoti (molti dei quali cattolici) sono stati arrestati nel recente passato per avere violato — secondo il governo — la legislazione sull' « osservanza delle consuetudini religiose», sulla base della quale tutte le attività religiose — tra le quali andare a messa o celebrarla — Bono consentite soltanto al di fuori delle ore di lavoro e durante 1 fine settimana. I cattolici rappresentano quasi la metà del 4,5 milioni di abitanti. Con il governo italiano il Burundi ha firmato diversi accordi di cooperazione nel maggio 1986 Molto apprezzato dalle autorità di Bujumbura è stato il programma di promozione e sviluppo delle cooperative, intrapreso dalle Comunità impegno servizio volontario (Civs), (^finanziato dal nostro ministero degli Esteri. A duecento chilometri da Bujumbura, ad esemplo, un gruppo di Cantù ha promosso un centro di sviluppo di primaria importanza per una zona dell'interno tradizionalmente depressa. I volontari, oltre all'assistenza sanitaria e all'avvio della meccani nazione agricola intensiva, hanno aperto un centro commerciale e costruito un acquedotto, una centrale termoelettrica, un mulino e un'officina elettromeccanica. Altrettanto notevole l'assistenza tecnico-pedagogica offerta alle popolazioni burundesi dai missionari e dalle suore doro tee che hanno fondato undici missioni I religiosi sono stati tuttavia in gran parte espulsi dal colonnello Bagaza. I padri avevano creato addirittura una scuola d'arte. Bagaza, aperto agli aiuti occidentali e abilissimo a mantenersi equidistante con 1 suoi amici sovietici e cinesi, negli ultimi tempi aveva rafforzato l rapporti con la Libia. (Ansa-Agi)

Persone citate: Buyoya, Jean Baptist