Una vetrina della tecnica che compie novantanni

Una vetrina della tecnica che compie novantanni Una vetrina della tecnica che compie novantanni n Salone di Francoforte apre i battenti fra pochi giorni e, come sempre, il mondo dell'automobile lo attende con particolare interesse perché questa rassegna ha sempre una fisionomia a sé, cioè più spiccatamente tecnica rispetto alle altre che si tengono in Europa. La manifestazione tedesca ha anche un'altra prerogativa: quella di essere stata, cronologicamente, la prima esposizione automobilistica del mondo, titolo che quasi tutti attribuiscono ai Salone di Parigi. Storicamente, l'idea di organizzare una mostra dedicata ai veicoli a motore è infatti nata in Germania, esattamente novantanni fa, nel 1897, tenuta a battesimo a Berlino, allora capitale dell'impero. A Parigi la serie dei saloni cominciò l'anno successivo e in Italia, a Torino, nel 1900. Insomma, è una priorità tedesca, e in fondo non c'è da stupirsene. Anche la prima automobile della storia è nata in Germania nel. 1886, a opera di Karl Bene e GottliebDaimler. - [* I fi Salone internazionale di 'Francoforte 1987 è il 52° di una lunga storia che fa da contrappunto al ruolo che la Germania ha sempre avuto nel progresso tecnico e nello sviluppo dell'automobile. La prima edizione, dunque, a Berlino (non proprio un Salone come lo intendiamo oggi, ma una semplice mostra), presso l'Hotel Bristol. Appena quattro gli espositori, che l'anno seguente salgono a 13. Ma nel 1899 superano già di gran lunga i 100, essendo presenti anche fabbricanti di parti e ricambi. Alla ricerca di spazio la mostra si trasferisce di anno in anno in locali sempre pili grandi: l'atrio della stazione centrale, i giardini Palmengarten, un'area dello zoo. Poi la prima guerra mondiale, la crisi politica ed economica del Paese, la lenta ripresa. Il Salone rinasce nel 1921, sempre a Berlino, ma in un nuovo spazio espositivo alla Kaiserdamm. I costruttori tedeschi propongono le prime novità del dopoguerra: la più sensazionale è una vettura con forma a goccia d'acqua. E' dovuta alltng. Rumpler, gii progettista di aerei. Comincia cosi un periodo di vivaci iniziative e di progressi tecnici cui partecipa l'industria di tutto il mondo. Fino alla grande crisi economica che fra l'altro fa sospendere il Salone nel biennio 1929-'30. Nel 1931 fa epoca la nuova vettura utilitaria della Opel (nel frattempo assorbita dalla General Motors), che fa concorrenza alla piccola «Dirie», costruita su licenza Austin da una nuova fabbrica, la Bayerische Motoren Werke, o Bmw. Ma ci sono anche le grandi auto di lusso détta Mercedes, della Horch, della Maybach (quest'ultima con motore a 12 cilindri aVeun sensazionale cambio semiautomatico a otto marce). Al Salone del 1932 vengono presentate le prime vetture a trazione anteriore Dkw e Stoewer, seguite l'anno successivo dotta Nag e dalla Adler. Poco dopo sale al potere il nazismo, che è prodigo di aiuti per l'industria automobilistica. Ferdinand Porsche è incaricato da Hitler di studiare una vettura popolare (quella che diventerà molto più tardi Volkswagen). Lo stesso Porsche progetta la straordinaria macchina Grand Prix Auto Union con motore centrale, in concorrenza con la Mercedes: sono le auto da corsa che, fra il l$$4-'35 e il 1939 domineranno sui circuiti di tutto il mondo. Ma dal punto di vista propagandistico la mostra berlinese tocca il culmine nel febbraio 1939, pochi mesi prima che Hitler appicchi l'incendio all'Europa. Prima della manifestazione, l'Under der Linàen viene percorsa in parata dalle Mercedes e dalle Auto Union con i loro piloti incoronati di alloro; soprattutto avviene la presentazione ufficiale della KdF (o Volkswagen), l'auto del popolo che dovrebbe essere acquistata da tutti i lavoratori con rate mensili trattenute sulla busta paga. Dopo le distruzioni della guerra e la seconda, faticosa, ripresa della Germania, il primo Salone si tiene nel 1947 ad Hannover, con pochissimi espositori e modelli di vecchia data. Due anni più tardi, sempre ad Hannover, viene presentata la prima vettura Porsche. Nel 'SO e nel '52 la rassegna ritorna provvisoriamente a Berlino Ovest per poi trasferirsi definitivamente a Francoforte, capitale economica della Repubblica Federale Tedesca. E oggi il Salone è diventato il più completo e importante d'Europa, anzi del mondo. Come in fondo è naturale, considerando le dimensioni, le capacità e la creatività della sua industria automobilistica. Ferraccio Bernabò

Persone citate: Adler, Bernabò, Dirie, Ferdinand Porsche, Hitler, Karl Bene