LE SORPRESE DI HOUSTON,TRA SUPER-OSPEDALI, ARTE E FOLLIE di Masolino D'amico

Il cuore di pietra del dr. Cooley LE SORPRESE DI HOUSTON, TRA SUPER-OSPEDALI, ARTE E FOLLIE Il cuore di pietra del dr. Cooley Con l'estate che sta terminando molti tirano il bilancio delle vacanze, in questi giorni, e fanno 1 confronti; chi ha avuto l'esperienza più insolita, chi la più riposante, chi la più istruttiva? Senza voler entrare In competizione, posso offrire il mio contributo, soprattutto a quei connazionali, abbastanza numerosi, cui converrebbe farne tesoro. Ho trascorso una buona parte del mese di agosto a Houston, nel Texas, per accompagnare una persona cara (cosi si dice in questi casi) che doveva sottoporsi a un intervento alle coronarie. Per costei non si trattava affatto di una gita di piacere, e si capisce. Ma data l'impeccabile assistenza fornita dalle cliniche americane, l'accompagnatore finisce per trovarsi con sporadici ma consistenti quantitativi di tempo libero Investibile nel turismo: sia pure in circostanze un po' insolite. «Insolite» è qui quello che in inglese si definisce un understatement, ossia un'affermazione ironicamente assai contenuta rispetto alla realtà delle cose. Tanto per cominciare, Houston — tre milioni di abitanti, e quarto agglomerato d'America per superficie — è una città concepita dopo l'avvento dell'automobile e dell'aria condizionata. Per circa sei mesi l'anno la temperatura non scende quasi mai sotto i trentasei, trentasette gradi, con alta percentuale di umidita. Nessuno quindi si sogna mal di camminare, cosa peraltro resa impossibile dal sistema di autostrade, che spesso non prevedono mar¬ ciapiedi né attraversamenti pedonali; inoltre le distanze fra 1 luoghi deputati sono enormi n centro medico è poi una citta nella citta. Sorge in un quartiere periferico, e con i suoi quarantamila Impiegati costituisce forse la principale industria del luogo, specie ora, con la recessione causata dalla non competitivita del petrolio americano. Questo centro comprende molti edifici grandi e solidi, alcuni uniti mediante passaggi sotterranei, e tutti circondati da enormi parcheggi coperti e non. Io ho abitato in una delle cllniche di maggior reputazione per tutto quanto riguarda 11 cuore, il St Luke's Hospital, regno del dottor Cooley, davanti al cui ingresso una grossa replica in porfido dell'organo In questione fa per l'appunto bella mostra di sé, in mezzo a un'aiolà. n dottor Cooley è un texano alto e asciutto, poco più che sessantenne; per rassicurare i pazienti offrendo un'immagine giovanile è già ricorso alla plastica facciale, e anche i suol capelli biondo stoppa presentano un'aria sospetta. La sua energia è leggendaria, da venti a qua- ranta interventi al giorno, su pazienti impeccabilmente preparati dalla sua équipe: nell'anno-record 1981 effettuò più di cinquemila bypass. Pioniere di questo tipo di operazione, inventore di tecniche e di strumenti chirurgici, egli controlla ormai tutte le fasi del ciclo, dall'albergo in cui vengono alloggiati pazienti e parenti prima e dopo la degenza in clinica, alla dieta tanto dei malati quanto del loro congiunti (cui viene proposto un corso di cucina per cardiopatici), perfino, credo, all'orsacchiotto con scritto •Amo il St Lutee Hospital' (inevitabilmente, col cuore al posto della parola love) in vendita nel negozio di souvenirs. Lo shopping veramente lascia un poco a desiderare. I negozi della zona sono tutti, spietatamente, di carattere medico. L'unica boutique di abbigliamento aveva una svendita di camici, e regalava uno stetoscopio a chi vi spendesse più di cinquanta dollari La sola libreria è di libri dedicati all'arte di Bsculapic, ovvero di filosofia spicciola collaterale — tipo, Come prepararsi alla perdita di una persona cara. Ma espone anche magliette con disegni appropriati; lo ne ho acquistata una raffigurante, indovinate, un by-pass coronarico, per regalarla alla paziente una volta che avesse recuperato il suo senso dell'umorismo. Questo è tutto quanto vedrete qualora il vostro congiunto se la cavi con la semplice angioplastlca, o dilatazione delle coronarie me¬ diante palloncini (di solito eseguita da un luminare piemontese, il dottor Paolo Angelini): la degenza è infatti di soli tre giorni Ma In caso di soggiorno più prolungato, è probabile che riuscirete ad avventurarvi, in taxi beninteso, e se non l'avete già vista a Parigi fino alla splendida collezione del de Menti, ora ospitata in una candida galleria nuova di zecca, disegnata in stile postcoloniale da Renzo Piano e da Richard Fitzgerald (arte di tutti i tempi e di tutti 1 Paesi ma bisogna guardare soprattutto i surrealisti de Chirico, Max Ernst, Magri tte); potete anche affacciarvi al Fine Arts Museum, la cui collezione non sensazionale è peraltro ospitata in una struttura dovuta in parte a Mies van der Rohe. Non ho altro da raccomandare. Se proprio volete tenervi in esercizio, e riuscite ad alzarvi all'alba (dopo, fa troppo caldo), potete fare del jogging, l'ideale è il giro della vicina Rice University, quattro chilometri sotto i lecci. Ma dopo non vi aspettate refrigerio dalla doccia: l'acqua sorgiva di Houston ha una temperatura sul venticinque gradi tanto vero che viene fatta scorrere, l'inverno, sul vetri delle serre. In compenso ogni volta che entrerete in un edificio provenendo dall'aperto proverete un effetto slmile a. quello che si ottiene in Finlandia balzando nella neve dopo la sauna. Forse è proprio studiando queste reazioni che qui si sono fatti tanti progressi nella cura delle arterie. Masolino d'Amico Houston. Il cuore in porfido al St Luke's Hospital, regno di Cooley

Luoghi citati: America, Finlandia, Houston, Parigi, Texas