Ragazzo fa rumore, gli spara

Ragazzo fa rumore, gli spara La vìttima (12 anni) è ricoverata in coma a Catania Ragazzo fa rumore, gli spara Stava giocando sul campanile di una chiesa sconsacrata - II commerciante si è costituito: «Gli ho detto di andare via e ho tirato in aria, non volevo colpire» CATANIA — Stanco di sopportare gU schiamazzi di un gruppo di ragazzi che aveva occupato una piccola chiesa sconsacrata confinante con la sua villetta, un uomo di 44 anni ha sparato tre colpi di pistola colpendo 'un'flamTatno di dodlritìffitìf il "piccolo, colpito In un òcchio, è ricoverato in coma irreversibile all'ospedale Garibaldi di Catania. n nuòvo episodio di violenza contro i bambini (pochi giorni fa, a Niscemi, sono stati uccisi per sbaglio due ragazzini) è avvenuto tra Valverde ed Aci S. Antonio, due piccoli centri a pochi chilometri da Catania, non distanti dall'autostrada che unisce 11 capoluogo etneo a Messina. Protagonisti della tragedia sono il direttore amministrativo di una azienda agrumaria, Arturo L'Episcopo, ed il piccolo Salvatore Giuffrida che nella tarda serata di lunedi era salito Insieme con i suol tre fratelli a giocare nella ex chiesa, costruita all'interno del parco del marchesi di Casalotto. Un tempo proprietà di una delle più antiche famiglie catanesi, la chiesa è da alcuni anni abbandonata dopo che 1 marchesi di Casalotto avevano venduto, frazionandolo; il loro vecchio Diveltata in brei "unTuogo di ritrovo pérTras. gazzl del centri vicini e, secondo gli abitanti della zona, anche di numerosi tossicodipendenti, la ex chiesa dista pochi metri dalla villetta di Arturo L'Episcopo, originarlo di Regalbuto, ma da molti anni residente ad Ad S. Antonio. Utilizzata, secondo alcune voci, anche per tenere sedute spiritiche e per scherzi di paese, la chiesa sconsacrata era da tempo al centro delle proteste degli abitanti della zona che in diverse denunce avevano sollecitato l'Intervento del carabinieri Lo stesso L'Episcopo era stato 11 promotore di una raccolta di firme che aveva convinto 1 responsabili delle forze dell'ordine ad intensificare 1 controlli, controlli che negli - s. a i i a e a e o 1 i 1 1 i ultimi tempi si erano fatti però meno frequenti. Il fatto è accaduto pòco dopo mezzanotte. Un gruppo di persone, una ventina, si erano radunate nello spiazzo antistante la chiesa e giocavano al pallone. Un grup, 'pó'ar bambini, con Salvatore -^Giuffrida,, e salito sul.cam. panile della chiesetta. Arturo L'Episcopo si è affacciato al balcone e ha invitato il gruppo ad allontanarsi: «E' tardi — ha detto — a quest'ora si dorme: Ma nessuno lo ha ascoltato. Il commerciante, sposato, padre di un figlio, dopo una decina di minuti è tornato sul balcone, con una pistola calibro 22, regolarmente denunciata, ed ha sparato tre colpi in aria. Un proiettile ha colpito all'occhio destro Giuffrida, che era sul campanile, penetrando profondamente. n bambino è stato subito soccorso e trasportato all'ospedale «Garibaldi» di Catania, dove i medici non hanno potuto fare altro che constatare la gravita delle sue con¬ dizioni. In coma profondo, 1 sanitari del nosocomio catenese non hanno neanche tentato di intervenire chirurgicamente sul proiettile ritenuto all'interno della scatola cranica. L'Episcopo si è costituito poche ore' dopo al carablnle-' ri di Aci S. Antonio.t Dopo essere stato interrogato, è stato trasferito alle carceri di Catania a disposizione della magistratura. Il commerciante ha detto di avere sparato in aria e di non essersi accorto che sul campanile vi erano alcuni ragazzi. Dinanzi al reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi ieri si è raccolta una piccola folla: sono 1 parenti del bambino in fin di vita. Piangono e pregano. «/ medici — ha detto il padre del bambino, Giuseppe, 56 anni, operalo al mattatolo comunale — ci hanno detto che non c'è più nulla da fare, ci hanno chiesto se consentiamo a donare gli organi. Ma il cuore di mio figlio batte ancora e noi confidiamo nella misericordia divina*, n. a.

Persone citate: Casalotto, Episcopo, Giuffrida, Ragazzo, Salvatore Giuffrida

Luoghi citati: Catania, Messina, Niscemi, Regalbuto, Valverde