Giampiero Leo a capo di Mp? «No,mia moglie non vuole»

Giampiero Leo a ctspo di Mp — àÙtìtn # . | a«p bo/raSiito .Titti ■ >■'■■>>t'&MvmMUK'» €C nini i L'assessore torinese indicato come successore di Formigoni Giampiero Leo a ctspo di Mp — àÙtìtn # . | a«p bo/raSiito .Titti ■ >■'■■>>t'&MvmMUK'» €C nini i «11 matrimonio è un sacramento, viene prima della politica» - «Il mio impegno è in Comune» TORINO — Giampiero Leo, 34 anni, assessore alla Gioventù al Comune di Torino non conferma e non smentisce. Durante il Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini è stato indicato come possibile nuovo leader del Movimento popolare, successore di Roberto Formigoni, eletto in Parlamento ed oberato di impegni. La conferma arriva da Milano: ad agosto l'esecutivo di Mp all'unanimità l'ha scelto per il suo «ecumenismo», che poi vuol dire apertura agli altri movimenti cattolici alle formazioni politiche e una grande capacità di mediazione fra tendenze diverse sia all'interno dei partiti, sia fra le diverse anime delle organizzazioni confessionali. E se Leo avesse accettato oggi non vi sarebbero pro¬ blemi, Mp avrebbe il nuovo «coordinatore». Invece ha detto «no». Un rifiuto garbato, ma netto. Interrogato, fa ancora finta di non saper nulla: «Se fossi interpellato, rifiuterei {Invito per motivi /amiliari», precisa. Motivi che, anche se l'Interessato non ne parla, emergono indagando nel mondo torinese del Movimento popolare: la moglie di Giampiero, Elena, 32 anni non vuole. Assessore Leo, l'incarico di coordinatore di Mp, al posto di Formigoni, sarebbe stato un gran salto. Una carriera interrotta dunque? «Dovrei trasferire tutto a Milano. Abbandonare chi, due anni fa, mi ha eletto consigliere comunale, assessore alla Gioventù, un esperimento unico in Italia. Non potrei tradire questo impegno, che, anzi, porterò sino in fondo con molta dedizione». C'è però chi dice che il «gran rifiuto» è motivato solo da problemi coniugali. «Dei resto — risponde, confermando indirettamente — non bisogna dimenticare che sono cattolico: il matrimonio è un sacramento, gli altri incarichi, politici o sociali che siano, no. La scelta è quindi presto fatta». il Movimento popolare ha bisogno di un leader che sappia riallacciare rapporti duraturi, per esempio, con l'Azione cattolica, che sia ben accolto da altre confessioni, dagli altri partiti E Leo poteva essere il personaggio ad hoc. Ieri per esempio è stato accolto con entusiasmo dagli Occitani A luglio, quando si trattava di ricostituire il pentapartito a Palazzo Civico, dopo la crisi municipale di maggio, fra 1 sostenitori per il suo ritomo in giunta c'erano soprattutto i laici e i socialisti. Un solo neo: alcuni de. dopo le elezioni politiche, l'avevano accusato di aver sostenuto troppo i candidati del gruppo andreottlano. E lui ancora adesso se ne rammarica. •£' stato un malinteso — afferma —.Tutti sanno, a Torino come a Roma, quanto io sia vicino a Bodrato e quindi alla sinistra de dell'Area Zaccagnini». Leo è comunque ottimista. •La sostituzione di Formigoni non dovrebbe creare nessun problema. Non vuole infatti dire cambiamento di linea politica o sociale nel Movimento, ma continuazione, elaborata insieme da un gruppo di amici». Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Bodrato, Formigoni, Giampiero Leo, Giuseppe Sangiorgio, Roberto Formigoni, Zaccagnini

Luoghi citati: Comune Di Torino, Italia, Milano, Rimini, Roma, Torino