NIMES Viva l'Italia

NIMES NIMES Viva VItalia ANCORA un mese per vedere una delle più originali mostre di quest'estate: «Italie hors d'Italie», l'Italia fuori d'Italia, al Musée des Beaux Arts di Nimes, uno dei più graziosi di Francia, con la sua architettura fine Ottocento. Il museo francese ha deciso di presentare in ampie mostre panoramiche sintesi dell'arte contemporanea dei Paesi mediterranei (Francia, Spagna, Italia, Grecia). La serie ha preso 11 via con l'Italia. A chi affidare il non facile compito di curare la rassegna? I francesi si sono rivolti al Museo d'arte contemporanea del Castello di Rivoli e in particolare al suo condirettore Johannes Gachnang. Cosi ai primi di luglio si è aperta questa mostra, «Italie hors d'Italie», che durerà fino al 30 settembre. Raccoglie un centinaio di opere di 24 artisti italiani, in tre sezioni. La prima, «Storta, e orientamento», presenta una sintesi storica dell'arte contemporanea italiana. Si parte da De Chirico, come significativo «caso esemplare», si prosegue con Morandl, Mannelli, Rosai, cioè il superamento del regionalismo dominante fra le due La «Natura morta con teiera guerre, e con Fontana, Burri, Vedova, cioè il linguaggio cosmopolita che si sviluppa dopo il 1945, per giungere ai protagonisti di una rottura verificatasi attorno al 1960: Manzoni, Rotella, Pascali. La seconda sezione s'intitola appunto «Rottura Trionfo sulla tradizione» e presenta le discontinuità degli Anni Sessanta fino al movimento dell'Arte povera, cosi chiamato da Germano Celanti ecco qui un piccolo gruppo di nuove opere di Anselmo, Fabro, Kounellis, Meri. "■ Nellaterzaaezlone vengono presentate le opere di una generazione più giovane, di cui fanno parte artisti come De Maria, Chla, Clemente, Cucchi, la cosiddetta «Transavanguardia». In questo contesto viene esibito anche tutto il corpus di idee,

Luoghi citati: Francia, Grecia, Italia, Rivoli, Spagna