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Bad Ischi sogno di un'imperatrice Bad Ischi sogno di un'imperatrice la «Kaiservilla* di Bad Ischi. Qui l'imperatore Francesco Gi Sissi: la vita di corte, da lei tanto odiata, è lontana; qui le suggestioni sono l'amore per la natura, per la caccia, per la solitudine. Da Salisburgo si arriva a Bad Ischi in meno di un'ora di macchina, passando lungo il Mondsee e il Wolfgangsee, due laghi di montagna di cristallina limpidezza. La cittadina è situata proprio alla confluenza di due fiumi, l'Ischi e il Traun; è fatta di ville e palazzi, soprattutto in stile Biedermeler, costruiti per lini, cioè circa 5 mila lire; luogo carico di influenze storiche, immerso in un'atmosfera gradevolmente malinconica, delimitato da un impetuoso torrente e difeso da un fitto bosco, come nei quadri dei paesaggisti ottocenteschi. Mentre nelle residenze imperlali viennesi si resta abbagliati dalla sontuosità dell'epoca di Maria Teresa, qui si coglie quel non so che di decadente che è l'atmosfera del mondo asburgico e l'orizzonte dell'esistenza di useppe si fidanzò con la principesla nobiltà austriaca che seguiva il Kaiser nella villeggiatura. Bad Ischi deve la sua notorietà non solo alla nobiltà, ma anche a musicisti, come Brahms, Mahler e Johann Strauss. Lehàr vi compose «La vedova allegra», forse 11 capolavoro del teatro d'operetta. A lui è dedicato un piccolo museo. La via più caratteristica è la Pfarrgasse, tra il vecchio stabilimento termale, la Trinkhalle, e il piccolo parco dell'Esplanadc, dove si ssina Sissi, la villa è aperta ai viso a i trovano le nuove terme, tra vialetti, aiuole, fontane, chioschettl. Nella Pfarrgasse c'è la più famosa pasticceria austriaca, forse la più bella d'Europa: si chiama Zauner, ha vetrine di marmo, in cui sono esposti grandi ritratti e busti in cioccolato, crema e marzapane di Francesco Giuseppe e di Sissi. Tra sfogliate e strudel è in vendita anche un libro (12 mila lire) che narra la storia della pasticcerìa. Alla «Kaiservilla. si arri¬ sita tori da maggio a settembre va a piedi, lasciando la macchina in un posteggio. Quasi palladiana la villa rispecchia i gusti classici e un po' austeri di Francesco Giuseppe. Sullo scalone d'ingresso e nei corridoi centinaia di trofei di caccia, vanto dell'Imperatore che fu un cacciatore inveterato. Oltre a corna di stambecchi, cervi, camosci, daini, ognuno con la data e 11 luogo dell'abbattimento, ecco raccolti in una vetrinetta gli abiti e l'equipaggiamento dell'impe¬