L'elasticità chimica delle foglie

L'elasticità chimica delle foglie L'elasticità chimica delle foglie SEMBRA che le piante abbiano impiegato poco tempo ad adattarsi agli aumentati livelli di anidride carbonica presenti nell'atmosfera a partire dalla rivoluzione industriale. Nel giro di duecento anni, secondo un ricercatore di Cambridge, Frank Woodward, hanno imparato a limitare il numero o l'apertura degli stomi, i pori sulle foglie che permettono la respirazione, sensibilissimi alle condizioni ambientali. Quando l'anidride carbonica è troppo abbondante, per esempio, essi si chiudono. Franck Woodward, analizzando le foglie secche conservate negli erbari, ha scoperto che fra il 1787 e oggi la densità degli stomi sulle foglie di otto specie è diminuita del 40 per cento. Nello stesso periodo, la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera è aumentata del 21 per cento. Inoltre è riuscito a far crescere piante con differenti densità di stomi sulle foglie facendole sviluppare In differenti concentrazioni di anidride carbonica. Questi cambiamenti nella capacità della pianta di conservare l'acqua potrebbero avere Interessati conseguenze. Secondo Woodward, nell'era pre-Industriale, quando i livelli di anidride carbonica erano inferiori, la quantità di gas presa dalla pianta probabilmente le costava di più in termini di perdita d'acqua di quanto non le costi oggi. Se continua questa tendenza in futuro le piante potrebbero colonizzare aree oggi troppo secche per nutrirle, in. ver.

Persone citate: Franck Woodward, Frank Woodward, Woodward

Luoghi citati: Cambridge