Un radiotelescopio in orbita ruberà il segreto dei quasar

Un radiotelescopio in orbita ruberà il segreto dei quasar Un radiotelescopio in orbita ruberà il segreto dei quasar guono dalle stelle solo per la loro forte emissione e struttura nel radio. Poiché la distanza relativa tra gli osservatori che partecipano a un esperimento Vlbi definisce la risoluzione ottenibile, esaurite le possibilità degli osservatori con base sulla Terra, il prossimo passo è di metterne uno in orbita. Un osservatorio nello spazio ha un secondo vantaggio: il satellite risolve e cambia rapidamente la sua posizione ra antinquinamento L'antenna che riceve il segnale (da 15 o 20 metri di diametro nel progetto Esa) deve approssimare con una precisione di frazioni di millimetro il paraboloide ideale, per poter riflettere le onde radio nel fuoco senza distorsioni. L'elettronica nel fuoco deve essere raffreddata a temperature bassissime perché non produca rumore. La conversione della frequenza ricevuta nella frequenza di trasmissione a Terra deve essere (chiamata Quasat, Quasar Satellite) tra i candidati a diventare uno dei prossimi progetti scientifici dell'Agenzia. Le difficoltà di realizzazione di un osservatorio radioastronomico in orbita non sono da poco. Bisogna pensare che il segnale che si vuole raccogliere è in realtà un rumore debolissimo, che va separato da ogni altro rumore di origine non cosmica che ne distruggerebbe la coerenza. relativa alle stazioni a Terra; ciò permette di ottenere in tempo più breve una campionatura del segnale radio sotto diverse angolazioni. Da tempo i radioastronomi hanno proposto di porre un radiotelescopio in orbita. Studi di fattibilità in questo senso sono stati avviati negli Usa, in Europa, nell'Urss e in Giappone. Recentemente l'Esa (Agenzia Spaziale Europea) ha inserito una missione di questo tipo Due secoli fa nasc

Luoghi citati: Europa, Giappone, Urss, Usa