Montaldo: lo scrittore mi aveva detto «ricordati che è una storia d'amore»

Montaldo: lo scrittore mi aveva detto «ricordati che è una storia d'amore» Montaldo: lo scrittore mi aveva detto «ricordati che è una storia d'amore» ROMA — Giuliano Montaldo. il regista di «Gli occhiali d'oro», film interpretalo da Philippe Noirel (il dottor Athos Kadiuati). Rupert Kverett (David). Nicola rarron (Deliliers). e presentalo in concorso alla Mostra di Venezia, racconta come ha realizzato per lo schermo il racconto di Giorgio Bassani. «Quando uscirono le 'Storie ferraresi' e lessi quel racconto, pensai subito:'Che bel film ne verrebbe fuori'. Bassani sa raccontare bene le immagini, sa disegnarle, evocarle con rara efficacia, con precisione: e infatti a una versione cinematografica di 'Gli occhiali d'oro' avevano pensato in tanti, soprattutto Valerio Zurlini. anche Sandro Bolchi. Sono contento d'esserci riuscito, almeno in. «Sul racconto, con il permesso di Bassani che ha letto la sceneggiatura, ho fatto un grosso lavoro. F.ra innanzi tutto necessario rinforzare l'Io narrante, il personaggio testimone e coprotagonista della storia, David, che nel testo letterario appare quasi un distaccato spettatore. Con lo sceneggiatoreNicola Badalucco, lo abbiamo irrobustito. «Nel film è un intellettuale, è quello che scriverà la vicenda: insomma, è Bassani. Gli abbiamo dato maggiore protagonismo rispetto alla questione razziale, tema che nel film è arricchito e ampliato. Come accadde nella realtà a Bassani. lo abbiamo messo a insegnare in una di quelle scuole di recupero dei Ghetto di Ferrara nelle quali scolari, studenti, universitari e professori ebrei, buttati fuori dalle scuole del Regno d'Italia per le leggi razziali, cercavano di seguitare a imparare e insegnare. Gli abbiamo fatto vivere un'articolata storia d'amore con una ragazza, Nora (l'attrice è Valeria Golino). che alla fine lo lascia: nella solitudine si ritrovano in qualche modo più vicini David, emarginato dall'infelicità amorosa e dall'essere ebreo, e Fadigati. emarginato dall'infelicità amorosa e dall'essere omosessuale. «•Con 'Gli occhiali d'oro' è la prima volta che mi capita di fare un film su un innamoramento omosessuale. Bassani m'ha raccomandalo: 'Ricordati che è una storia d'amore'. I io ho raccontato, appunto, una storia d'amore». I. t.

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