Sulla ruspa senza paura

Parlano gli operai che hanno lavorato sul lago Parlano gli operai che hanno lavorato sul lago Sulla ruspa, senza paura DAL NOSTRO INVIATO SONDRIO — 'Paura? Mai avuto paura: noi siamo valtellinesi!'. Paride Cariboni ha 77 anni, 1 baftetti, gli scarponcini da montagna, non ha paura e va ad abbracciare «il mio operaio' che è appena sceso dall'enorme ruspa gialla: • Bravo e grazie: L'operaio è Gino Baruffi, 37 anni, moglie e due figlie. Baruffi, e con lui la ditta Cariboni tutta, avrà un premio speciale dalla Regione Lombardia. Grazie a loro Ieri mattina è stato evitato un rischio grosso: che l'acqua del lago non riuscisse a scendere, che s'infiltrasse pericolosamente nella diga. Racconta Cariboni: «Ero sulla diga dalle sei del mattino. Alle undici ci hanno detto che avevano bisogno di noi. Dalla prefettura di Sondrio hanno chiamato la nostra sede di Villa di Tirano, dove c'era il mio geometra Tino S daini. Lui è venuto qui a prendermi con l'elicottero dell'Elitaria. Dovevamo mettere in funzione una ruspa in riva al lago. Siamo andati a prendere le chiavi, che erano nella casa cantoniera sotto la diga. Ma la casa cantoniera era chiusa. Abbiamo buttato giù un vetro e siamo entrati. Siamo tornati su, sempre in elicottero e con mio figlio Lorenzo: Cariboni si è messo ai comandi. Sessanta colpi di benna per buttare massi nel corso d'acqua che il lago si era appena aperto verso valle. •Abbiamo buttato materiali per far alzare il livello della soglia, per evitare che l'acqua s'infiltrasse nella roccia, per favorire la caduta: Intanto l'elicottero era andato a prendere Gino Baruffi, Franco Cossi e Silvio Colturi, 1 tre operai di Cariboni. I tre operai che hanno messo in funzione altre due ruspe più a valle. «Noi — dice Cariboni — buttavamo materiali dall'alto e loro, più in basso, scavavano per far scendere l'acqua». E' stato U momento più difficile. L'acqua si era fermata, stava per riempire un nuovo lago. Cariboni, energico e bonario, ha voluto guidare la sua ruspa. Senza paura. «Forse ho avuto paura martedì mattina, quando io e i miei operai siamo rimasti a lavorare da soli, quando tutti se ne sono andati», dice senza eccessi di vanteria. Lorenzo, 44 anni, 11 figUo che l'ha seguito, spiega che «si, certamente i nostri operai avranno un riconoscimento economico». La busta paga sarà quattro volte superiore. Normalmente è già alta, uno stipendio da minatore, da operaio del rischio: sui quattro milioni. Hanno rischiato grosso, lo sanno e non se ne vantano. .Avessi avuto paura non ci sarei andato», spiega Baruffi E' stanco, sudato, vorrebbe telefonare alla moglie. «II nostro è sempre un mestiere rischioso — aggiunge —. Ma in questo caso io non ho avuto la sensazione del grosso pericolo. Sono andato convinto». Baruffi è vaiteliinese, come la metà dei mille e 400 operai che lavorano per Cariboni. «/ 50idi? Cariboni mi ha detto: vedrai che ti troverai bene». Anche la Regione Lombardia l'ha detto a Cariboni: ha rischiato e verrà doverosamente ricompensato. g« ce.

Persone citate: Baruffi, Franco Cossi, Gino Baruffi, Paride Cariboni, Silvio Colturi

Luoghi citati: Lombardia, Sondrio, Villa Di Tirano