Il gran rifiuto di Nakano

Da domani a Vienna pista iridata senza stelle Da domani a Vienna pista iridata senza stelle Il gran rifiuto diNakano ne due. in una branca ormai negletta come il mezzofondo. Impresa ardua. Bruno Vicino (tre volte mondiale;, alle prese con problemi personali (non ha trovato uno sponsor e corre pubblicizzando la sua lavanderia) è infatti fuori forma. Difficilmente potranno rimpiazzarlo al vertice Renoslo (terzo nell'86) e Bincoletlo. Durissimo anche il compito di Gentili, fra i dilettanti. Il nuovo re degli stayers è infatti proprio un viennese: Kùmg Shofer, già terzo l'anno scorso: ha vinto quest'anno tutte le prove. Soltanto la nostra forza collettiva (Bielll. secondo in Colorado, e Dotti, iridato nel 1985) potrà sovvertire il pronostico, più che gli accorgimenti tecnici delle ruote lenticolari (già sperimentate nell'86) e di una strana sella speciale a due piani (quasi una piccola poltrona) che consente al corridore, assai lontano dal rullo per il nuovo regolamento (metri 1.10) di proiettarsi più avanti. Verrà una medaglia (argento o bronzo nel keirin? Golinelli ha corso ben tre mesi in Giappone e ha una buona esperienza. E' discreto anche Dazzan e il campione in carica, il belga Vaarten. non e irresistibile. Potrebbe venirne un'altra nella corsa a punti dove Allocchio fu terzo nell'86 e potrebbe approfittare di una distrazione del pluriiridato Freuler. per ripetersi. Chiuso nell'inseguimento dilettanti Bortolazzo (sarebbe già molto accedere ai quarti), dove dominerà il solito Ekimov. in quello a squadre il traguardo massimo è costituito dalle semifinali. Lotteranno, qui. Cecoslovacchia e Urss. Un quartoquinto posto di Boarin nel chilometro (favorito il campione uscente Malchov o il suo connazionale Gluclick). un ingresso nei quarti di Faccini nella velocita (Hubner. Hesslich. Kuski. tre della Ddr ai primi tre posti nell'86). un bronzo o un argento di Faccini-Nicotti nel tandem (già terzi negli Usa) dove sono in carica i cecoslovacchi Reunhek e Vyboril. un piazzamento fuori dal podio nella corsa a punti con Solari e Brunelli (nell'86 primo Froost). ancora un piazzamento extra-podio con la Fanton (da due anni quinta) nella velocità donne. Mantenere, insomma, le posizioni dell'86 (due ori. un argento e tre bronzi) sarebbe già un trionfo. di CARLO VALERI VIENNA — Koichi Nakano. grossa vedette della pista, sarà assente ai mondiali che cominciano domani, con l'assegnazione in serata del primo titolo (chilometro da fermo) al Palazzetto dello sport Ferry Dusika di Vienna. Nakano è un autentico mito della velocità, l'unico a vincere dieci campionati mondiali. Nakano non rinuncia perché è vecchio (compirà 32 anni a novembre), infortunato o ammalato: il suo e un forfait volontario e polemico. A Colorado Springs. dopo l'ennesimo titolo, aveva annuncialo che a Vienna si sarebbe presentato soltanto per correre nel keirin. Ma non ha avuto dalla federazione giapponese un congruo compenso per i 150-200 milioni che perde restando lontano dal ricco giro nazionale per una quindicina di giorni. Nakano realizza infatti più di un miliardo all'anno. D'altra parte chi guadagna di meno, fra gli oltre quattromila professionisti nipponici, arriva a 100 milioni per stagione. Ma soltanto il keirin (con il business delle scommesse) fa del Giappone, che organizzerà 1 mondiali nel 1990. un'isola felice. La pista, infatti, attraversa una crisi generale che l'Uci vorrebbe alleggerire introducendo l'open nei campionati del mondo e varando una Coppa dei Mondo In Italia, comunque, è da tempo in coma: Golinelli e Dazzan. i due soli sprinters, hanno stentato ad accasarsi. Mancando Nakano. potrà arrivare una medaglietta? Ricordiamo che lo scorso anno, alle spalle del favoloso giapponese, si piazzarono tuttavia i connazionale Matsuy e Tavvara. in lizza anche da domani. Ancora più in crisi l'inseguimento, un tempo vivissimo, interessante soprattutto per merito degli assi della strada (Coppi, emblematico esempio). Anche in questo caso gli organizzatori viennesi piangono l'assenza di una star come Moser. Battuto da Worre e dall'iridato Doyle. il campione trentino non se l'è sentita di andare incontro a una brutta figura a pochi mesi dall'addio alla camera. Contro Doyle. Oersted e Worre, l'Italia presenta improvvisati inseguitori come Botteon e Roscloli. Sono 141 titoli in palio fra professionisti, dilettanti e donne. L'Italia deve difender¬