L'Ascoli fatica contro una squadra di C
I bianconeri di Castagner s'impongono a Catania soltanto ai penalty I bianconeri di Castagner s'impongono a Catania soltanto ai penalty L'Ascoli fatica contro una squadra di C di G. FRANCO TROINA CATANIA — Al Cibali esordio In Coppa di Catania e Ascoli. I rossazzurri, come d'incanto, ritrovano il sostegno del pubblico e con questo applausi e gioco. Magie del calcio d'agosto, certo, perché al confronto del Catania l'Ascoli del miracoli è parso davvero poca cosa. E lo stesso Hugo Maradona (poi sostituito nella ripresa) altro non ha fatto che tacchettare qua e là. Inseguito come un'ombra dall'etneo Mattel. Non avesse sulle spalle quel nome, chi mai l'avrebbe notato? Alla fine, coi rigori (1 90' si erano conclusi "suU'1-1) 11 successo dell'Ascoli. Ma, davvero, non è stata vera gloria. I marchigiani si presentano in campo, come annunciato, senza il brasiliano Casagrande. L'impressione è che 1 bianconeri di questo Catania declassato In Ci vogliano fare un sol boccone. Castagner schiera avanti Maradona, dal quale Mattel non distoglierà mal gli occhi di dosso, Scantoni e Greco sono controllati rispettivamente da Longobardo e De Simone. Nel Catania mancano Ma¬ rini, Polenta, Pierozzi. Assente anche Luvanor: si sperava che, In extremis, giungesse il nulla osta della Lega di Firenze, ma 11 telex non è arrivato e 11 brasiliano non ha potuto scendere in campo. La partenza del rossazzurri non è delle migliori. Longobardo all'11' svirgola di testa in area e ci manca poco che Greco non ne approfitti. Passano solo tre minuti e accade, però, l'imprevisto: Garzieri scende sulla sinistra. In area riescono soltanto a fermarlo allungandogli U pallone che, però, sul 16 metri arriva a Maddalonl. Gran botta di collo pieno e palla che s'infila In rete dopo aver battuto sul palo Interno. Il pubblico catanese non crede ai suoi occhi mentre l'Ascoli, assillato dal pressing e dal ritmo del Catania non si ritrova. Castagner fa uscire Carillo e inserisce Dall'Ogllo per fronteggiare sulla sinistra l'incontenibile Garzieri. n risultato non muta granché. Maradona junior fa scena muta o quasi. ' E il Catania, invece, va vicino al raddoppio. Al 41' è Longobardo a provarci dal limite. La sua conclusione è ribattuta da un difensore con Pazzagll fuori causa. Nella ripresa si ripresenta un Ascoli tutto italiano. Maradona rimane negli spogliatoi a meditare sulle difficoltà prossime venture del calcio italiano con 1 punti in palio. Entra Agostini e, cosi, qualcosa finalmente cambia. Al 53' Marigo è chiamato In causa da Scarafoni. Al 56', Invece, il portiere catanese deve capitolare: Greco allunga a Destro che, dal limite e senza catanesi che lo contrastino, con un bel pallonetto coglie il pareggio. Il resto conta poco. I rossazzurri. sfiniti dal tanto correre del primo tempo, tirano i remi in barca. Ma se Hugo Maradona i'Ascoli stringe 1 tempi, il Catania stringe i denti. > C'è il tempo per lo show di Garzieri sulla fascia e di Maddalonl al centro. Mandressl, in semirovesciata, tira bene ma la palla si perde sul fondo. Spazio al rigori, dunque, ed è l'Ascoli ad avere la meglio. Tirano e segnano: Bonetti, Destro, Giovannelli, Agostini e Greco. Per il Catania segnano De Simone, Pellegrini e Garzieri. Sbaglia proprio Maddalonl. Negli spogliatoi soddisfatto »a metà» l'allenatore dell'Ascoli Castagner: .Sono contento per i rigori: ogni giorno per 25-30' ho fatto allenare i ragazzi a tirarli perché non si trovassero impreparati a questa novità: Aggiunge: «Nel primo tempo la squadra non è, però, riuscita a reagirze agli attacchi veementi del Catania. E poi non bisogna dimenticare che in attacco ci è mancato l'apporto di Casagrande'. Sull'altro fronte J a co ni. allenatore dei siciliani, sottolinea con gioia 11 rinnovato amore del pubblico nei confronti della squadra di casa. Qualche recriminazione per le carenze in attacco: «Afandressi, da solo, non basta:
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