Fra sommergibili, gerle e tronchi vuoti il contrabbandiere rivive la sua storia

Fra sommergibili, gerle e tronchi vuoti il contrabbandiere rivive la sua storia Fra sommergibili, gerle e tronchi vuoti il contrabbandiere rivive la sua storia Il singolare museo GANDRIA — Il pezzo più curioso è sicuramente il -sigaro del Ceresio-, una sorta di -sommergibile- a pedale, con il quale il contrabbandiere attraversava il Lago di Lugano dalla cittadina ticinese a Fortezza carico di sigarette. Il -sigaro del Ceresio- non è il solo -sommergibile- usato dai contrabbandieri, c'è anche quello costruito avendo come modello i famosi -maiali, usati durante l'ultima guerra mondiale. Sono due fra l tanti esempi dei trucchi usati dai contrabbandieri per vincere la loro -battaglia, contro la Guardia di Finanza. Si possono prendere in visione a Gandria (Canton Ticino) sul lago del Ceresio, a due passi da Porlezza. Quello di Gandria è considerato il più singolare museo del mondo, sicuramente l'unico del suo genere. E' -il museo del contrabbando., allestito nelle stanze del vecchio posto doganale cosi come dovevano eo sorge a Gandrìa ne apparire nel 1904. L'accesso solo per via lago ne aumenta il fascino. Lo stanno a dimostrare i numerosissimi visitatori che in questa estate lo prendono d'assalto. Il museo resta aperto solo nel periodo estivo e lo si può visitare sino al 18 ottobre. L'ingresso è libero. I motivi di interesse sono molteplici. Attraverso le sue esposizioni, collocate su tre piani, il museo rievoca i tempi eroici e romantici del contrabbando. Ora c'è una osmosi delinquenziale molto pericolosa. Attraverso le piste di -Ho Chi Min., che si incontrano lungo la sbrindellata rete di confine, ora transitano droga, armi e valuta. Il contrabbando di sigarette è mosso da vere e proprie holding e si muove su Tir e carri ferroviari. L'immagine dello spallone la si può ritrovare al museo di Gandria. ■ Al pian terreno dell'inconsueto museo si riconosce il luogo dei doganieri, dove l Cantori Ticino - Ape spicca la figura in cera di un contrabbandiere ammanettato da due agenti. In evidenza diversi documenti doganali, un'agenda, monete dell'epoca, numerosi strumenti di misurazione e bilance ed anche un monu- ■ Uno yacht naufraga in Corsica ROMA — Uno yacht di 16 metri, 11 .Panlgal», battente bandiera americana, ha fatto naufragio sulla secca della Finocchiarola, nei pressi del porto corso di Maclnagglo. n segnale di soccorso lanciato dall'imbarcazione è stato raccolto dalle stazioni Italiane ma in aluto è partita una motovedetta della gendarmeria francese. Sulla •Panigai» erano imbarcati cinque passeggeri. perto d'estate si raggiu mento a ricordo della guardia di frontiera caduta mentre compiva il proprio servizio. In seguito ci troviamo di fronte ad un arsenale di armi provenienti da Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia. Armi sequestrate a partigiani, fuggiaschi ed evasi, mentre tentavano di oltrepassare clandestinamente la frontiera svizzera durante l'ultima guerra. Sullo stesso piano è esposto un gran numero di apparecchiature e strumenti vari usati da contrabbandieri e da bracconieri ed una documentazione sui traffici con cui si è tentato di aggirare le leggi doganali. L'esempio più remoto risale al lontanissimo 1856, quando per contrabbandare caffè, zucchero e riso dall'Italia alla Svizzera (allora il viaggio di marcia del contrabbando seguiva la direzione che sarebbe stata percorsa ad un secolo di distanza da esportatori clandestini nge solo in barca di valuta) si usavano dei piccoli tronchi cavi che venivano riempiti di merce caricati su una carretta che attraversava tranquillamente il confine. Il sistema, che funzionò per anni, venne scoperto casualmente, quando un contadino regalò alcuni tronchi a dei finanzieri. Fra i tronchi ce n'era uno imbottito di caffè che, bruciando, sprigionò un forte aroma. E per il semplice e redditizio trucco fu la fine. Altri esempi, poi, in una serie di bricolle e basti usati dai cani contrabbandieri. Il cane, infatti, ben nutrito in Italia, veniva portato in Svizzera e per due-tre giorni rinchiuso in un canile senza acqua e senza cibo. Quindi, con il carico di sigarette, veniva lasciato libero. Il cane tornava in Italia, attraverso sentieri conosciuti e passava fra le maglie della rete di confine in quanto già esistevano le famose piste di -Ho Chi Min.. Marco Marcili

Persone citate: Canton Ticino, Cantori Ticino - Ape