La grotta dell'ultimo eremita di Ermete Grifoni

Ex artigiano si è rifugiato sul monte Cafaggio nelle Marche Ex artigiano si è rifugiato sul monte Cafaggio nelle Marche La grotta dell'ultimo eremita Per molto tempo si dei curiosi sca MATELICA — Fare l'eremita è un mestiere semp,e più difficile. A parte le strade die oggi arrivano sulle vette dei monti, la gente non ti lascia in pace, ti spia, viene a vedere cosa fai, e quando trovi poi un posto inaccessibile, magari chiama i carabinieri. Insomma, anche per gli anacoreti in questa nostra età non c'è più religione. Tutto questo deve essersi detto l'ultimo eremita delle Marche, un curioso personaggio di cui si parla da qualche tempo in molti paesi del Camerinese, un vero eremita del secolo ventesimo, die ha lasciato tutto — famiglia, beni, persino una officinetta artigiana — per ritirarsi a vivere in una spelonca del Monte Cafaggio, un posto da capre, 1000 metri sopra Esanatoglia. Ebbene, per venti giorni l'eremita non ha fatto che correre e nascondersi. Lui voleva solo pregare, non voleva vedere nessuno, se arrivavano curiosi scappava e tutti invece ad appostarsi, a corrergli dietro nei dirupi del monte, a tentare di fotografarlo, ad adoperarsi per farlo sentire meno solo. Nelle oste¬ è riuscito a sottrarsi appava - I sospetti dei rie delle borgate, frattanto, la fantasia galoppava: chi sarà? Un pazzo, un bandito, un extraterrestre? Le nonne tenevano i nipotini attorno alle sottane. Senza saperlo l'eremita era diventato un personaggio da favola. Alla fine ieri i carabinieri di Matetica, dopo lunghe scarpinate, lo hanno — come si suol dire — «fdenfi/icafo». Si chiama Umberto Binci, 41 anni, meccanico nato ad Osimo e residente a Filottrano (Ancona) dove vivono i familiari. Dopo la morte del padre — ha raccontato — ha avuto una crisi mistica. Gli è apparsa in sogno la Madonna che gli ha detto di lasciare tutto e di ritirarsi su un monte a fare penitenza, vivendo in povertà; e lui a fine giugno, abbandonata l'officina, aveva risalito la Valle del Potenza, il fiume che scorre vicino al suo paese. A piedi era arrivato agli Appennini sino al confine con l'Umbria. A Palazzo, sulla strada che unisce Fiuminata a Esanatoglia, aveva abbandonato il mondo e si era inerpicato sul Monte Cafaggio fino a una grotta che un tempo serviva da rifugio d ogni incontro: se v carabinieri che l'h ai pecorai: tre metri per due, alta meno di un metro. Lì vicino c'era anche una piccola sorgente. Era il luogo ideale per un eremitaggio che però è durato soltanto un mese. Ai primi di agosto l'uomo era sceso nelle borgate per mendicare qualche pezzo di pane (intendeva farlo una volta al mese) e la gente si era accorta di lui. Gli aveva fatto domande sospettose e lui non aveva avuto più pace. Una settimana fa era salita sino alla grotta una spedizione con i vigili urbani di Esanatoglia, i carabinieri, un assistente sociale («Non si sa mai — dicevano nel fondovalle — potrebbe essere matto e aver bisogno di qualcosa..;. Un'arrampicata faticosa e inutile sotto la canicola. Quando dall'alto l'eremita ha visto arrivare tanta gente è scappato tra gli anfratti, in un sottobosco. Alla spedizione non è rimasto dui il sopralluogo nella caverna: un sacco a pelo, qualche bottiglia d'acqua, un pacco di zucchero. C'era anche una rudimentale altalena che lo strano individuo si era costruito da solo. Il fatto che alla vista di vedeva avvicinarhanno identificato tante divise fosse scappato aveva un po' insospettito i carabinieri, che pensavano si trattasse di un latitante; ieri però finalmente sono riusciti a contattare e a identificare l'eremita. L'uomo non ha lunga barba, non veste il saio e non ha l'aria da invasato. E' mite, rispettoso, ha Un aspetto abbastanza curato, indossa camicia e jeans perché è un eremita del nostro tempo. Umberto Binci non ha pendenze con la legge, non è reclamato da nessuno, non ha figli piccoli da mantenere, nessuno gli può impedire di fare l'eremita dietro consiglio della Madonna in una sperduta grotta dell'Appennino, dove intende rimanere anche in inverno. Ma sarà dura, perché ai primi d'autunno lassù nevicherà. Niente di misterioso e di illegale, comunque. «Allora posso tornare sul monte?», ha chiesto l'eremita al brigadiere. «Certo, vada pure. Ma ogni tanto si faccia vivo. Potrebbe avere bisogno di qualcosa». Non c'è più scampo per gli eremiti, non riescono più a farsi dimenticare dal mondo. Ermete Grifoni

Persone citate: Umberto Binci

Luoghi citati: Ancona, Esanatoglia, Filottrano, Fiuminata, Marche, Osimo, Umbria