Il Tribunale della libertà di Agrigento decide mercoledì sulle ville da demolire di Lorenzo Rosso

Il Tribunale della libertà di Agrigento decide mercoledì sulle ville da demolire Il Tribunale della libertà di Agrigento decide mercoledì sulle ville da demolire AGRIGENTO — Si sono quasi tutti rivolti al tribunale della libertà i duecento proprietari che tra oggi e domani dovranno sgomberare le proprie abitazioni colpite dai decreti di sequestro emessi dal pretore di Licata e che rischiano la demolizione. Il tribunale della libertà comincerà a prendere in esame le istanze mercoledì. A Licata c'è molto fermento. I provvedimenti pretorili interessano complessivamente oltre duemila persone fra turisti e villeg¬ gianti. Per organizzare i servizi affinché tutto avvenga senza incidenti, si è riunito alla prefettura di Agrigento il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Molti dei proprietari che si sono visti recapitare i decreti giurano di essere in regola e secondo loro la vicenda è destinata a chiarirsi nel giro di pochi giorni. Uno, di questi è l'avvocato Giuseppe Di Bilia, amministratore dell'hotel •Baia d'oro». «Noi — dice — siamo in regola. L'immobile è sogget¬ *, delimitazione dei confini, necessaria per poter stabilire fino a che punto un'abitazione è stata realizzata sul demanio marittimo. C'è poi chi sostiene di abitare in immobili costruiti oltre cento anni fa dallo Stato ed acquistati successivamente da privati. Coloro che dovrebbero essere in grado di chiarire la propria posizione sono comunque pochi. La maggior parte delle abitazioni sarebbero infatti fuorilegge. Sarà il tribunale della libertà a chiarirlo. to a condono e la relativa pratica è ormai in via di definitivo perfezionamento. Il Comune ci ha richiesto proprio poco tempo fa una planimetria, segno che la pratica va avanti». In questi giorni l'albergo registra il tutto esaurito. Sono oltre 140 i turisti che vi alloggiano e rischiano di dovere in fretta e furia fare le valigie per abbandonare l'albergo. Alcuni dei proprietari, nei ricorsi presentati al tribunale della libertà, contestano in pratica il fatto che non è ancora certa l'esatta Lorenzo Rosso

Persone citate: Giuseppe Di Bilia

Luoghi citati: Agrigento, Licata