Ma quant'è bravo fratello robot

Calura d'agosto Calura d'agosto Ma quant'è bravo fratello robot Il prototipo italiano aintelligenza artificial MILANO — Per adesso è uno scatolone di metallo pieno di circuiti e di componenti elettronici, montato su ruote autosterzanti, dal quale escono due braccia meccaniche e articolate e otto torrette. Può muoversi sul terreno in qualsiasi direzione e far compiere alle sue braccia 24 movimenti diversi. I suoi «occhi», formati da proiettori laser e telecamere, gli consentono però di guardarsi intorno, di scoprire gli ostacoli e di valutarne dimensioni e distanza, di passare fra di loro senza urtarli oppure di prenderli e di trasportarli in altro luogo. Si chiama «Mo-Ro» (Mobile robot) ed è uno dei quattro robot mobili ad elevato grado di intelligenza esistenti in Europa. Nato nel Laboratorio di Intelligenza Artificiale (I.A.) del Politecnico di Milano diretto dal prof. Marco Somalvico, non si limita a compiere operazioni ripetitive o faticose per l'uomo, come fanno già da qualche anno i 3500 robot Parigi. Questa sensuale ninfa di bron/o trova rimedio alla calura del Ferragosto meglio dei turisti che la ammirano In Val Troncea a Ferragosto l'annuale appuntamento all'avanguardia in Europa - Dal 23 al 28 agosto a Milano-Fiori incontro di 2500 esperti di le provenienti da tutto il mondo - Limiti e meraviglie delle «macchine» pensanti e parlanti gua italiana e scriverle sotto dettatura, in tempo reale e con una precisione superiore al 95 per cento. L'obiettivo è queilo di fargliene riconoscere 20 mila entro il prossimo anno. Ricerche analoghe, per la comprensione dei testi, vengono condotte presso lo Cselt di Torino. A stimolare l'interesse della grande industria sono però soprattutto i sistemi esperti, programmi intelligenti che consentono ad un computer di fornire, su un settore specifico, una consulenza dello stesso livello di competenza di quella fornita da un consulente in carne ed ossa. Ecco qualche esempio. A Tivoli, nello stabilimento Pirelli, è entrato in funzione da qualche mese «Arianna», il primo sistema esperto industriale in Europa capace di organizzare il processo . produttivo dei pneumatici partendo dalle richieste del mercato e bilanciandole con le capacità produttive e con le scorte. mo nell'esecuzione di attività manuali ripetitive, pesanti o pericolose. Per Marco Somalvico, che lo ribadisce anche sull'ultimo numero di «Media duemila», l'obiettivo dell'I.A. non è quello di «simulare» l'intelligenza umana ma piuttosto quello di «emularla». Con l'I.A. si cerca cioè di rendere le macchine capaci di adeguarsi al modo di ragionare e di comunicare tipico dell'uomo, ribaltando completamente il modo di utilizzare i r^mputers: se prima era l'uomo a dire alla macchina quello che doveva fare, adesso è la macchina ad individuare il mòdo di impostare un problema e a trovare la soluzione. Riconoscimento della voce, linguaggi naturali e sistemi esperti sono le aree nelle quali sono già stati raggiunti risultati pratici molto promettenti. A Roma l'Ibm ha realizzato un sistema che dopo un breve test sulla voce dello speaker può già riconoscere 6500 parole della lin¬ ne altamente intelligenti come quelle che l'I.A. sta sforzandosi di di realizzare potrebbe per esempio controllare gli ordigni e gli interventi dello scudo spaziale americano, guidare un sottomarino fra insidie belliche di ogni genere, mantenere la sicurezza in un impianto nucleare, garantire elevati standard di qualità nella produzione industriale di serie o governare il traffico in vaste aree. Alla Ijcai-'87 si parlerà di robot sempre più intelligenti e capaci di sostituirsi via via all'uomo. Ma soprattutto si discuterà dei progressi più recenti nelle conoscenze é nei sistemi che concorrono a realizzarli. Allùdiamo per esempio agli sviluppi delle macchine destinate a riconoscere le immagini e a comprendere la voce e il linguaggio dell'uomo, alla capacità di risolvere teoremi o di realizzare programmi per computers. di pianificare l'attività dei robot intelligenti o di sostituirsi all'uo¬ presenti nelle industrie italiane (il 65 per cento in quelle automobilistiche e U 20 per cento in quelle elettroniche), i 25 mila negli Stati Uniti e 118 mila in Giappone. Appartiene all'elite molto più ristretta delle macchine che saranno in grado di comportarsi secondo le caratteristiche e gli stimoli dell'ambiente in cui verranno a trovarsi. Entro un paio d'anni, quando sarà completo, il «Mo-Ro» di Milano potrà stringere una mano e riconoscere se appartiene ad un uomo p ad un manichino. «Mo-Ro» sarà uno dei numerosi prototipi di macchine intelligenti che resteranno esposti a Milano-Fiori dal 23 al 28 agosto durante l'ottava edizione della Ijcai (International joint conference on artificial intelligence) che raccoglierà, per la prima volta in Italia, più di 2500 esperti di intelligenza artificiale provenienti da tutto il mondo. Solo un esercito di macchi¬ Bruno Ghibaudi delle comunità Il Papa nel discorso domenicale da Castel Gandolfo

Persone citate: Bruno Ghibaudi