«Mahabharata»

«Mahabharata» «Mahabharata» ZURIGO — «Mahabharata», adattamento teatrale di Peter Brook del capolavoro epico dell'India, è andato in scena per la prima mondiale in inglese alla Werfthalle di Zurigo, dove un folto pubblico ha seguito con interesse il lavoro che pure è durato l'intera notte, quasi undici ore. L'.opera-mostro» era già stata presentata nel luglio '85 al Festival di Avignone, sempie da Brook, su un testo in francese di Jean-Claude Carrière. E, in questa versione, aveva avuto poi varie rappresentazioni, parziali o totali, oltre che a Parigi, a Milano e Prato. Brook ha ora tradotto in inglese il lavoro che, dopo la «prima» di Zurìgo (dove si replica da mercoledì a domenica), comincerà una tournée mondiale, prima tappa gli Stati Uniti. Nel «Mahabharata», grandi e piccoli fatti si intrecciano e si rincorrono, in una cavalcata che parla dell'India e del mondo, della terra e del paradiso, e avvince per ricchezza di immagini, potenza di sentimenti, folla di personaggi. Non è stato facile, per Carrière e per Brook, trarre un pezzo teatrale da questa miniera inesauribile. Sorge ormai il sole, quando sul palcoscenico termina la grande battaglia che conclude il «Mahabharata» e lo spettatore si accorge allora di aver come passato uno spazio interiore e universale insieme, fatto di lotte, di amore e di sangue, per ritrovarsi, grazie a una catarsi, all'alba di un nuovo giorno materiale e di un modo nuovo di vedere le cose di sempre.

Persone citate: Peter Brook

Luoghi citati: Avignone, India, Milano, Parigi, Prato, Stati Uniti, Zurigo