Madonne che vanno e vengono

Madonne che vanno e vengono Madonne che vanno e vengono E' stato tutto sommato un bel Ferragosto, pieno di Madonne che vanno e vengono, anche se disseminato di qualche mina probabilmente italiana finita nel maledetto Golfo Persico. Qualcuna di queste Madonne è semplicemente preannunziata, qualcun'altra è fuggita ed è stata recuperata all'ultimo, qualcun'altra ancora, per fortuna, è rimasta dov'era. Quella assunta in cielo l'ha ricordata il Papa a Castel Gandolfo, con la consueta, devota passione che lo distingue. C'è stato un po' d'intasamento, in effetti, a proposito di Madonne. Una, di cognome Ciccone — Cameade, ma chi è costei? — si è soltanto fatta preannunciare, scegliendo Torino invece di Milano o Roma o Napoli per le sue apparizioni, non certamente sottovoce. Verrà a cantarci (ma ci verrà davvero?) ai primi di settembre. Non canterà comunque il Magnificat, né lo farà gratis, ma di certo il compenso dovutole toccherà le stelle, e le «litanie» dei devoti fans, già accesi ed irrefrenabili, trattandosi pur sempre di una Madonna, toccheranno anch'esse le stelle. Un'altra Madonna, attribuita a Leonardo da Vinci, copia di quella di Raffaello detta «del Granduca», tentava di espatriare in mano ad un incontrollato e specializzato amatore, resterà con noi, visibile a tutti, e sarebbe già qualcosa. Gira gira, l'unica Madonna accertata, vidimata la si . deve, vedi caso, ad Alessandro Natta, ovvero alla sua gentile signora, che l'ha donata, felice e consenziente il segretario del pei, alla popolazione di Melogno, residenza dei generosi sposi. Nessun compromesso storico, solo un gesto generoso che vale più di tutti i piccoli e grossi compromessi in corso fra laici, cattolici, anticattolici, clericali e via dicendo. Fra Madonne e mine vaganti, non sono mancate le sorpresine, non del tutto gradevoli. Come quella di venire a sapere finalmente che tutta la colpa dell'Irangate è davvero di Reagan, il quale per Ferragosto ha fatto agli americani il regalino di dirsi colpevole solo lui di tutto quanto, e d'averlo sempre saputo, ma che adesso tutti, buoni buoni, devono mettersi a garantirgli, sereni ed affettuosi, gli ultimi scampoli di presidenza. L'altra sorpresina riguarda le mine del Golfo: si è detto, da parte di un pettegolo settimanale francese, che quelle mine all'Iraq le ha vendute una ditta italiana del Bresciano specializzata in quelle conte- . zioni, ma, guarda caso, esse son finite in mano all'Iran, che le dosa col contagocce ma con molta eloquenza intimidatoria, a chi volesse esagerare nelle acque proibite; è la stessa sorte dei dollari iraniani che pagarono le armi ricevute dagli Stati Nazareno Fabbretti (Segue a pag. 2 - 8* col.)

Persone citate: Alessandro Natta, Ciccone, Gira, Leonardo Da Vinci, Melogno, Nazareno Fabbretti, Reagan

Luoghi citati: Castel Gandolfo, Iran, Iraq, Milano, Napoli, Roma, Torino