Presto nuovi ticket di Emilio Pucci

Presto nuovi ticket La Sanità ha un buco di 14 mila miliardi Presto nuovi ticket Già pronto un provvedimento per reintrodurre la tassa su analisi e visite specialistiche - E il psi propone: «Assistenza indiretta almeno per i redditi più alti» ROMA — E adesso, dopo la benzina più cara e l'Iva maggiorata, toccherà a medicine, analisi e visite specialistiche. Le casse del servizio sanitario sono all'asciutto: mancano 4 mila miliardi per quest'anno e ben 9 mila per l'M. Per evitare il crack, il governo sembra deciso a introdurre presto nuovi ticket o, come sollecitano i socialisti, a passare all'assistenza indiretta, •almeno per i cittadini ad alto reddito-. Mercoledì a Palazzo Chigi si terrà un consulto sulla spesa pubblica. Si dovranno individuare 1 tagli da inserire nella Finanziaria '88. Il settore sanitario sarà il problema più spinoso. Qualche decisione potrebbe già essere presa nel vertice imminente, anche perché i liberali hanno fatto sapere che su questo tema porranno in gioco la loro permanenza nel governo. Per Goria si preparano scelte difficili. Comunque, non si potrà più perdere altro tempo. Di questo passo, le Regioni e le Usi, ormai sen. a soldi, si vedranno costrette a far pagare a tutti 1 farmaci, le visite mediche e i ricoveri ospedalieri. Bastano poche cifre per documentare lo sfascio sanitario. La Finanziaria '87 ha stanziato per il settore 47.259 miliardi, ma la spesa ha superato i Si mila miliardi. Ancor più catastrofiche le previsioni per l'anno prossimo: secondo le ultime proiezioni, la spesa sanitaria toccherà i 57 mila miliardi, contro uno stanziamento statale fissato a 47.800 miliardi. Tutte le forze politiche concordano ora per una riforma di ampio respiro, ma intanto si rendono necessari rimedi urgenti ed esplode 11 contrasto fra il ministro democri¬ stiano Donat-Cattin, favorevole al ticket moderatore, e i socialisti. L'Ipotesi più probabile resta sempre quella della relntroduzione del ticket per analisi e visite specialistiche, aboliti lo scorso gennaio dopo l'accordo con 1 sindacati. Ti provvedimento è già pronto e poteva anche essere presentato nel Consiglio dei ministri di giovedì scorso. Ma si è opposto DonatCattin: prima di dar via libera al decreto, vuole che si torni a discutere la questione con i sindacati («non voglio passare per boia-). La riapertura del confronto con 11 sindacato dovrebbe spostare la reintroduzione dei ticket su analisi e visite specialistiche al prossimo gennaio, a meno che non si decida di accelerare i tempi, di fronte anche alla «corsa» (+30 per cento) che c'è stata per analisi e lastre da quando gli assistiti non devono più partecipare alla spesa. Il nuovo provvedimento dovrebbe prevedere un ticket di 2 mila lire per une spesa da 5 mila a 10 mila lire; un ticket di 5 mila, da 10 mila a 25 mila lire; un ticket di 10 mila, da 25 mila lire in poi. Ma contro 11 ticket insorgono ora i socialisti. Claudio Lenoci, responsabile del dipartimento Sanità del psi, ritiene che la limitazione della spesa «non è solo questione di ticket. Infatti Donat-Cattin è un esperto di repentini annunci di nuovi ticket ed in altrettanto rapide retromarce alla prima protesta dei sindacati, senza intervenire su sprechi ed inefficienze, su burocratizzazioni assurde che sono sotto gli occhi di tutti e che non trovano riscontro negli altri Paesi-, Per Lenoci, al contrario, nella Sanità «non è più praticabile il criterio della gratuità generalizzata- e propone invece il passaggio all'indiretta per le fasce di reddito più alte. Una strada che Donat-Cattin giudica invece impraticabile e dannosa. In attesa di una cosi difficile mediazione, a Palazzo Chigi e al Tesoro si fanno i conti sull'Impatto che la stangata di giovedì scorso avrà sull'inflazione. Ieri 11stat ha confermato che In agosto i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3 per cento, mentre il tasso di crescita tendenziale annuo è salito al 4,5 per cento, contro il 4,4 di luglio. Ora, il ritocco di 60 lire 11 litro per la benzina e l'addizionale del 4 per cento per l'Iva di molti prodotti potrebbero provocare nuove spinte inflazionistiche. Il rischio è di un ritorno del tasso di crescita sopra il 5 per cento. Ma il consigliere economico del ministro del Tesoro Amato, l'economista Antonio Pedone, tende a sdrammatizzare. L'aumento di agosto è •troppo limitato per comportare alcun problema-. Le ultime misure congiunturali non dovrebbero, avere pesanti riflessi sull'inflazione. E il portavoce ufficiale del psi, Ugo Intini, spiega suh'Avanti! che la manovra di giovedì scorso era necessaria per sconfiggere il «partito della svalutazione». Emilio Pucci

Persone citate: Antonio Pedone, Claudio Lenoci, Donat-cattin, Goria, Impatto, Lenoci, Tesoro Amato, Ugo Intini

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