L'Iraq riprende i raid in mare

L'Iraq riprende 8 raid in mare Colpita petroliera iraniana L'Iraq riprende 8 raid in mare Teheran minaccia rappresaglie MAN AMA — E' finita la tacita tregua fra Teheran e Baghdad che si era instaurata nel Oolfo da sei settimane In attesa del tentativo di mediazione avviato dall'Onu. A riaprire le ostilità è stato l'Iraq che ha attaccato installazioni petrolifere iraniane sulla costa, danneggiando un'unità ormeggiata all'isola di Sirri. La petroliera, la «Alvand». è in fiamme. L'Iran aveva a più riprese minacciato di riprendere la «guerra delle petroliere» se Baghdad fosse tornata ad attaccare le sue motocisterne. L'offensiva aerea è stata massiccia: gli aerei iracheni hanno colpito almeno tre obiettivi nemici lungo tutto il Golfo, la piattaforma di Rakash. le installazioni estrattive e il terminal dell'isola di Farsi. In un quarto attacco Baghdad ha fatto sapere che un «grande obiettivo navale-, un termine normalmente usato per le petroliere, «è stato colpito al largo della costa iraniana, mettendo a segno colpi accurati ed efficaci». L'Iraq però non ha precisato se si trattava della Alvand. Radio Teheran ha confermato le incursioni aeree che avrebbero provocato diversi morti e feriti e ha detto che l'Iran si riserva il diritto di compiere rappresaglie. L'ambasciatore iracheno a Washington ha spiegato che la ripresa degli attacchi aeronavali è un tentativo di far pressione su Teheran perché accetti la risoluzione dell'Onu per il cessate il fuoco. In una intervista l'ambasciatore ha precisato che il suo governo «ha perso la pazienza* quando si è accorto che l'Iran sfruttava l'armistizio tacito per aumentare le esportazioni di greggio. Il ministro degli Esteri iracheno Aziz ha ribadito che la ri- (Contlnua a pagina 2 In settima colonna) \ 1 1 R> N IRAQ\ I „ Y tuiittu. 1 L22-p *y \ p f Bandar BaisoraYj^amshahr l^mmeiny Umrn^Oasr^j^srowa^bad—^

Persone citate: Aziz, Bandar