Alla ricerca della donna più veloce

Alla ricerca della donna più veloce In disarmo la Ashford e la Goehr, ex regine della specialità Alla ricerca della donna più veloce DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Dopo essere state per più stagioni le regine dei 100 femminili, Evelyn Ashford e Marlies Goehr conosceranno sulla pista dell'Olimpico il nome della loro probabile erede. La Ashford sarà addirittura in tribuna, infortunata e comunque esclusa dalla squadra Usa perché non qualificatasi ai Trials, la Goehr sarà in pista a difendere le sue restanti chances, però con la consapevolezza di avere imboccato il viale del tramonto. Logicamente la tedesca orientale spera di poter passare comunque l'ideale testimone ad una delle sue due connazionali, Heike Drechsler e Stlke Gladisch. La prima ormai già affermata campionessa con i suoi primati mondiali sul 200 e nel lungo, la seconda esplosa in questa stagione con un crescendo di risultati davvero ragguarde¬ vole, dopo l'esperienza fatta negli anni passati come staffettista, all'ombra proprio delle più famose Goehr e Koch. La Gladisch è un personaggio ancora da scoprire: capolista mondiale stagionale tanto sui 100 (10"86) quanto sui 200 (21"79), di lei rimane il ricordo visivo di una ragazza non particolarmente slanciata, dall'azione meno aperta e spettacolare di quella della Drechsler. Il resto sono scarni dati anagrafici: è nata a Stralsund il 20 giugno 1964 ed è studentessa. Tanto nell'83 quanto nell'85 ha fatto parte della staffetta 4x100 Ddr capace di ottenere il record del mondo. Della splendida Drechsler, nata a Gora il 16 dicembre 1964, invece, si sa ben di più, ormai è personaggio che in questa assise iridata coltiva la speranza di sbancare il campo presentandosi in quattro gare: 100, lungo, e le due staffette. Ribattezzata .Lewis in gon¬ nella», come il grande Cari dovrebbe trovare proprio sui 100 le difficoltà maggiori nell'inseguire il maggior numero possibile di ori. Drechsler e Gladisch dovranno comunque guardarsi attentamente perché della loro lotta per succedere alla Goehr. vincitrice quattro anni fa ad Helsinki, non approfitti qualche terza... incomoda. E ci riferiamo, più che alla bulgara Nuneva, il cui rendimento presenta picchi molto altalenanti, alla jamaicana Ottey. alla statunitense Griffith e alla canadese Issayenko. Quest'ultima è una specie di Ben Johnson: spalle larghe, muscolatura massiccia, e pure lei nativa della Jamaica. Non più giovane (compirà 29 anni il 28 settembre), anche in passato era una buona velocista conosciuta con il nome da signorina. Taylor. Quest'anno è cresciuta di rendimento, g. bar.

Luoghi citati: Ddr, Helsinki, Jamaica, Roma, Usa