Lotta a due nella maratona, le altre in ospedale

Lotica a due nella maratona, ie altre in ospedale Favorite la portoghese Mota e l'australiana Martin, il tendine d'Achille tradisce Waitz, Kristiansen e Fogli Lotica a due nella maratona, ie altre in ospedale NOSTRO SERVIZIO ROMA — Il primo maggio di quest'anno Crete Waitz venne in Italia e corse alcuni chilometri della Romaratona per assaggiare il percorso sul quale avrebbe dovuto, oggi pomeriggio, difendere il titolo mondiale conquistato quattro anni fa ad Helsinki. Invece la forte norvegese, colei che con le sue vittorie ha dato il più grande contributo allo sviluppo ed alla notorietà della maratona femminile, non sarà al via: qualche giorno fa ha annunciato che i suoi tendini sono troppo malandati per affrontare un appuntamento come questo. Problemi ad un tendine d'Achille ha anche l'altra norvegese, Ingrid Kristiansen, detentrice della miglior prestazione mondiale sulla maratona, che già da tempo aveva dichiarato la sua indisponibilità per la gara di 42 chilometri e che, forse, sarà invece presente su quella più corta del 10. La tendini te non è una malattia tutta norvegese, perché anche Laura Fogli, cui erano affidate le speranze azzurre, non partirà a causa dei postumi di un'operazione, appunto, ad un tendine d'Achille. La campionessa olimpica in carica, l'americana Benolt, mancherà invece dalle strade di Roma perché in attesa di un bimbo. La lotta per il titolo (ih un'atmosfera che non sarà ancorai per molti motivi, magica come quella che vide trionfare nelle Olimpiadi romane di ventisette anni fa l'ormai mitico A bebé Bikila ma che comincia da oggi a scaldarsi in un crescendo rossiniano), sarà una questione tra la portoghese Rosa Mota, terza alle Olimpiadi di Los Angeles e vincitrice degli ultimi due titoli continentali, e l'australiana Lisa Martin: a meno dell'exploit di qualche outsider, i primi due gradini del podio dovrebbero, essere già assegnati, mentre per 11 terzo si propongono la russa Khramenkova. la francese Lelut, la belga Pardens e l'altra transalpina, ormai naturaliz- zata Inglese, Marot. La sorte del colori azzurri è affidata al trio Blzioli-Scaunich-Marchisio. La presenza di quest'ultima, però, è Incerta: hp, sofferto di disturbi Intestinali, che hanno portato a un rialzo febbrile. Sembrava dovesse rinunciare, la notizia dell'ultima ora la dà invece per partente. Protagonista della maratona avrebbe potuto essere Maria Curatolo che, forte di buoni e recenti riscontri su distanze ridotte, ha deciso di giocare tutte le sue carte sul 10 mila metri di venerdì prossimo. Su quella distanza la piccola torinese vanta il decimo tempo .tra le partenti, ma la si ritiene In grado di andare ben al di sotto del 32'04" che costituiscono 11 suo primato. Dopo l'addio definitivo alle gare di Sara Simeoni e quello temporaneo di Gabriella Dono e Laura Fogli (cioè delle azzurre In grado di raggiungere 11 podio nelle manifestazioni di maggior Interesse), non sembrano esserci atlete Italiane In grado di conquistare meda. glie In questi campionati mondiali; potrebbero riuscire a far sorrìdere almeno per una volta Elio Locatela, da poco commissario tecnico della Nazionale femminile, Agnese Possamal nei 3000, e la marcìatrice romana Giuliana Salce, che In verità è specialista delle distanze brevi e con 1 10 chilometri non ha molta dimestichezza, ma sulle strade di casa potrebbe riuscire in un insperato exploit. Marco Marche!

Luoghi citati: Helsinki, Italia, Los Angeles, Marche, Roma