Clough urla: «Picchiate Maradona» di Gian Paolo Ormezzano

Clough urla: «Picchiate Maradona» / buoni e i cattivi di Gian Paolo Ormezzano Clough urla: «Picchiate Maradona» Brian Clough, tecnico inglese rodomontesco che da noi ebbe una certa notorietà ai tempi delle sfide di Coppa fra Juventus e Derby County, ultimamente ha offerto due tipi di interventi che confortano la tesi thatcheriana favorevole all'isolamento ulteriore del calcio inglese. Dapprima Clough si è soffermato sul caso di Maradona e della sua manina gaglioffa, in occasione del match di Wembley, Lega Inglese-Resto del Mondo, e ha detto che il portiere inglese Shilton doveva cogliere l'occasione della vendetta, usando le sue grosse mani per vendicare il gol fasullo in Messico. Poi è passato a temi internazionali persino più ampi e ha detto che se il Terzo Mondo, con i suoi voti nella Fifa, vorrà costringere la Gran Bretagna a prendere parte ai campionati mondiali con una sola rappresentativa, anziché con quattro (Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord) come adesso, sarà il caso di studiare punizioni anche extrasportive, magari ricordando il blitz guerriero delle Malvine. Per la prima dichiarazione pare che Clough verrà deferito « alla giustizia sportiva. Per la seconda ci vorrebbe l'Onu, ma forse prima bisogna aspettare che venga sistemato il contenzioso del Golfo. Noi citiamo il messere perché le sue dichiarazioni ci sono state riferite anche da ragazzini italiani tornati dall'Inghilterra, dove erano andati a versare l'obolo ad una delle massima industrie d'Albione, quella dello studio sul posto della lingua di Shakespeare. Sono andati su per imparare l'inglese e hanno disimparato gli inglesi, come noi, nell'era a.C. (ante Clough) li avevamo descritti a loro. Il premio speciale Un amico ticinese ci fa sapere che la sua discoteca di Losanna, dove al massimo servono toast o panini con la carne secca del Grigioni, è stata premiata in Italia da una giuria che scopre locali di alta gastronomia. Premiazione solenne in un hotel romano, con altri quaranta locali prescelti: unica formalità, pagare un bel po' di lire per le spese della bella festa. L'amico, che è assai sportivo, di sue gambe (è podista e sciatore di fondo) e di fede interista, ci ha espresso la sua sorpresa, e ha parlato di iniziativa poco sportiva. Si è sorpreso ancora di più quando gli abbiamo fatto sapere che si tratta di un'abitudine ormai consolidata, e che il premio è arrivato a lui come a tantissimi altri. E che anche nel mondo dello sport vige questa usanza, con un perfezionamento: che prima ancora dell'assegnazione si chiede ai premiandi la presenza alla festa, il che significa soldi perché con il loro -si» gli organizzatori ottengono locali gratuiti e sponsorizzazioni generose. Sono frequenti le telefonate: ti premiamo, e c'è pure qualcosa di consistente, a patto che tu venga. Ogni tanto tocca pure ai giornalisti. E' sempre alta grastronomia, visto che tanti, su questo, ci mangiano. E bene. L'abbronzatura E' la storiella — venutaci in mente di questi giorni, ritrovando ciclisti abbronzati di sole di strada (il loro cantiere), non di spiaggia — che ebbe come protagonista Franco Bitossi, pedalatore famoso (era -cuore matto») negli Anni Sessanta e Settanta. Bitossi riuscì un anno, •grazie» ad una frattura, a saltare qualche corsa estiva, andò al mare, aveva le braccia abbronzate soltanto sino al gomito, dove finiva la maglia, in spiaggia gli chiesero incuriositi che mestiere praticava per portare abiti che gli facevano prendere il sole in quel modo, lui si vergognò a dire ciclista, disse muratore.

Persone citate: Bitossi, Brian Clough, Clough, Franco Bitossi, Maradona, Shakespeare, Shilton

Luoghi citati: Galles, Gran Bretagna, Inghilterra, Irlanda Del Nord, Italia, Messico, Scozia