Una donna e molti debiti nel giallo del farmacista

Una danna e malti debiti nel gialla del farmacista Ricostruito il delitto di Savona, forse due gli assassini Una danna e malti debiti nel gialla del farmacista Le chiavi trovate accanto al cadavere aprono la casa di un'amica della vittima SAVONA — Dopo quindici ore di interrogatorio a familiari e amici di Cesare Brin, il farmacista di Cairo Montano tte assassinato a colpi di cnck, una sola certezza: i fili dell'omicidio dell'ex presidente della Calrese Calcio vanno a ricongiungersi con la sua disastrosa situazione economica e patrimoniale. Al di là di questo, solo sospetti e pochi indizi. Oli inquirenti pensano che all'.esecuzione. abbiano partecipato almeno un paio di persone, fra le quali una donna, e che sia avvenuta lontano da Monte Ciuto, sulle prime alture di Savona, località in cui sono stati ritrovati il cadavere di Cesare Brin e abiti bruciacchiati che, si è scoperto, non appartenevano all'ex presidente della Caprese. I pantaloni viola, il maglione •Dillon» taglia extra-large e la coppola semicarbonizzati su un sentiero senza sbocchi, a circa quattrocento metri di distanza dal dirupo dove è stato gettato il cadavere seminudo del farmaci¬ sta, erano indossati dagli assassini. Perché erano la anche gli occhiali di Cesare Brin e 11 suo mazzo di chiavi con il ciondolo contrassegnato dalla scritta «Ordine del farmacisti»? Oli occhiali possono essere serviti per costruire una messa in scena In grado di depistare le Indagini; le chiavi, invece, aprono le porte di uno stabile di cui dispone Gigliola Ouerinoni, 42 anni, un'amica del farmacista. Oli inquirenti non precisano se si tratti dell'abitazione della donna, a Dego, o della galleria d'arte che gestisce a Cairo Montenotte, in via dei Portici. Si profila cosi l'ipotesi che l'ex presidente della Cairese sia stato prelevato a forza, nel sonno, da un alloggio, stordito e successivamente ucciso. Poi la macabra messa in scena di Monte Ciuto nella quale.rientrano anche i tre denti recuperati dalla polizia e che, nelle intenzioni degli assassini, dovevano accredi¬ tare la tesi di una violenta colluttazione tra Brin e i suoi uccisori. Gli interrogatori di ieri, che sono proseguiti per tutta la notte, si sono iniziati con una raffica di domande alla moglie di Brin. Enrica Colombo, 53 anni, farmacista come 11 marito, era già stata interrogata la notte precedente, insieme con il figlio minore, Paolo, di 17 anni, e Gigliola Ouerinoni. Anche per quest'ultima nuovo interrogatorio ieri. Il sostituto procuratore della Repubblica di Savona, Tiziana Parenti, che conduce le indagini, ha convocato altre tre persone: due uomini e una donna di cui non si conoscono le generalità. Fra queste, pare, c'era anche l'uomo che ha propiziato l'acquisto dell'erboristeria di Rapallo da parte di Cesare Brin e della moglie. Due gli obiettivi degli interrogatori del magistrato: ricostruire un quadro completo della situazione economica dell'ex presidente della Cairese, che non sembra essere florida, e giungere all'identificazione dei suoi molteplici interlocutori nelle attività avviate negli ultimi tempi per cercare di evitare il tracollo finanziarlo. Resta, infine, come sempre in questi .gialli» la difficile ricostruzione dei movimenti del morto nei giorni immediatamente precedenti il delitto. Secondo indiscrezioni una persona spicca su tutte; quella che avrebbe promesso a Brin di risolvergli senza difficoltà tutti i suoi problemi economici. Sul ruolo di questo misterioso personaggio le risposte fornite durante gli interrogatori dalla moglie e dall'amica del farmacista sarebbero state contraddittorie. Ieri sera auto di po1 lizia e carabinieri continuavano a portare nell'ufficio del magistrato inquirente altri testimoni, prelevati da casa all'improvviso, mentre la moglie della vittima non ha ancora lasciato gli uffici della Squadra mobile di Savona. _ „ Bruno Balbo

Luoghi citati: Cairo Montano, Cairo Montenotte, Dego, Rapallo, Savona