Travestite da turiste 15 mila colf filippine
Travestite da turiste 15 mila colf filippine Per lavorare in Italia pagavano quattro milioni a un racket di Manila Travestite da turiste 15 mila colf filippine MASSA — Cinque passaporti con visti e timbri non regolari; l'occhio attento di un funzionarlo; indagini che scattano su tutto 11 territorio nazionale. Ne esce uno scandalo di dimensioni internazionali che fa di Manila il più grosso centro di esportazione di una forza lavorativa clandestina verso l'Europa che non ha precedenti. Soltanto per quanto riguarda l'Italia sarebbero oltre 15 mila 1 filippini già sistemati come camerieri, autisti, giardinieri e soprattutto «colf». Tutti giunti nel nostro Paese, con passaporti e visti d'Ingresso turistici falsificati, attraverso differenti percorsi ad ingegno studiati per depistare eventuali controlli. A Fironze una base dell'organizzazione forniva documenti, stabiliva itinerari, raccoglieva denaro da chi richiedeva domestici di colore. • Le indagini, avviate dall'ufficio stranieri della questura di Massa diretto dal commissario Cavaciocchi, hanno messo a fuoco un'Eu¬ ropa implicata nella «tratta» quale via ideale di intricato transito: Germania Ovest, Svizzera, Olanda, Belgio e Jugoslavia. Nei vari aeroporti di queste nazioni giungevano in aereo da Manila i filippini, spesso costretti a transitare per due o tre differenti scali, comunque sempre accompagnati da emissari dell'organizzazione, all'uopo insospettabili guide turistiche. Perché turisti in viaggio per l'Europa dovevano infatti apparire gli aspiranti domestici che per immigrare dovevano sborsare circa 4 milioni di lire; una metà era a carico del futuro datore di lavoro. L'accompagnatore assicurava ai clandestini la sua presenza fino a Parigi, da 11, l'adesione e quindi la collaborazione di alcuni dipendenti dell'Air France e di ferrovieri Italiani assicurava il lieto fine all'operazione. Ma ciò pare avvenisse prima che l'organizzazione approntasse maggiore perfezionamenti ad un meccanismo efficientissimo ormai ramifi¬ cato in punti nevralgici perfettamente sintonizzato sull'onda dello smistamento del «personale». Totali da capogiro dunque per i caplbanda che risiedono nella megalopoli filippina ai quali farebbero capo almeno tre agenzie impegnate esclusivamente nelle operazioni di immigrazione e collocamento. Sono stati per 11 momento resi noti 1 nomi della «Can Agency TraveU che operava nell'area di Francoforte; della «Rct International Service» gravitante su Berna e della «Rcf Promotion» che espatriava clandestini attraverso l'aeroporto di Orly a Parigi. Di quest'ultima agenzia, secondo gli investigatori, farebbe parte la quarantenne Emetherìa Reta ancos, «cervello» dell'organizzazione internazionale a Firenze, recentemente arrestata assieme al suo braccio destro Roscmarìe Abrigo, 28 anni, e associata alla casa circondariale della Spezia. Da Firenze le indagini si sono estese sulla Riviera li¬ gure di Levante e in molte località turistiche dove le ■colf» di colore, presso son- ' tuose ville protette da cancelli elettrificati, trovano la collocazione Ideale. Nessuna si lamenta, nessuna parla di sfruttamento. Lo stipendio è basso? Va benissimo invece, purché nessuno le rispedisca nelle Filippine. Il fenomeno d'altro canto è di si vaste proporzioni che non è escluso che 1 ministeri dell'Interno e degli Esteri esaminino la questione allo scopo di evitare un rimpatrio coatto di massa. Molte famiglie che hanno assunto al proprio servizio •colf» di colore sono risultate completamente ignare dell'Illegale «traffico». Indagini per giungere alle responsabilità di addetti al trasporti nazionali ed Internazionali sono tuttora In corso mentre a Capri, nel giorni scorsi, è stata arrestata Bernardina Mediano, 32 anni, di Manila, alloggiata presso una famiglia di Napo- Donatella Bartolini
Persone citate: Abrigo, Donatella Bartolini, Napo
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