Nell'aria di Mosca non c'è glasnost

Nell'aria di Mosca non c'è glasnost Cronista sovietica: top secret i dati sull'inquinamento nella capitale Nell'aria di Mosca non c'è glasnost OAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — L'inquinamento dell'aria, a Mosca, è un segreto; e molto ben difeso. Una giornalista della Moskovskaia Pravda, il giornale del partito della capitale, ha tentato ogni via per scoprirne diffusione e entità. Si è rivolta a tutte le organizzazioni competenti — il Comitato statale per Itdrometereologia e il controllo dell'ambiente, il Centro idrometeorologico di Mosca, l'Ispettorato per la protezione dell'atmosfera — TTia nessuno ha parlato. -Le casseforti con i documenti sono rimaste ben chiuse a chiave». Tutti le hanno consigliato di •rivolgersi in alto» per ottenere i permessi necessari ad avere informazioni; lei lo ha fatto, ha ottenuto quei permessi, ma «11 sistema di ostacoli che ho incontrato li ha ridotti a niente». Il giornale dà conto di alcune reazioni provocate dal¬ le richieste «insolite* della sua redattrice. .Lei vuol conoscere i dati sull'inquinamento e pubblicarli? Non credo sia opportuno eccitare la gente, non sarebbe corretto», le ha obiettato per esempio il direttore del Centro idrometeorologico della capitale. Quando ha chiesto il numero telefonico del -servizio d'emergenza- del centro. in funzione ventiquattr'ore su ventiquattro, la risposta è stata: .Non glielo posso dare; se lo pubblicherete, arriveranno tante telefonate che non potremo soddisfare le richieste». Insomma .aria top secret*, come titola la Moskovskaia Pravda. Anche per chi dovrebbe usare le «informazioni operative», chi dovrebbe servirsene per migliorare la situazione in città: quelle informazioni, infatti, «non vengono usate. Tutto il lavoro d'ogni giorno, la raccolta dei dati, serve soltanto a stampare documenti e richiuderli per bene nei classificatori». L'unico documento a venir diffuso è un bollettino mensile; ma vi sono registrati soltanto i giorni .insoddisfacenti dal punto di vista meteorologico*. Quando la giornalista della Moskovskaia Pravda ha chiesto ad alcuni direttori di fabbriche della capitale che uso veniva fatto dei pochi dati pubblicati dal bollettino, la risposta è stata: «Non ne facciamo nessun uso. Del resto, non sapremmo nemmeno come usarli». Perché tante cautele? Forse perché i dati non sono rassicuranti; ma forse, come nota il giornale, anche perché l'abitudine al silenzio è ancora radicata. „ _ e. n.

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